Fiumicino: proseguono le operazioni di smantellamento della nave da crociera "Franca Real"

Gli addetti della LME Global dovranno tagliare e rimuovere circa 500 tonnellate di acciaio

Il disarmo della motonave Franca Real
di Umberto Serenelli
2 Minuti di Lettura
Giovedì 1 Giugno 2023, 14:56

Nella Fossa Traianea di Fiumicino proseguono spedite le operazioni di smantellamento della nave da crociera “Franca Real”. I tecnici della società LME Global srl hanno infatti rimosso i due piani del natante in acciaio, lungo 45 metri e largo circa 9, e iniziato il taglio della murata sinistra. Le operazioni di “disarmo” della pericolosa imbarcazione procedono dunque spedite e entro giugno quello che resta dello scafo in acciaio verrà trasferito nel vicino cantiere nautico dell’Ecol Roma per completare l’intervento di demolizione. «Abbiamo rimosso all’interno della Real circa 300 metri cubi di materiale – precisa il direttore dei lavori, Roberto Petrucci – si tratta di camere da letto, soggiorni, salotti, sale da pranzo, tavoli, sedie e bagni: tutto materiale conferito in discarica. Prima di procedere ai primi tagli delle lastre in acciaio, eseguite con la fiamma ossidrica su pannelli dello spessore che oscillano da 1 a 20 centimetri, i tecnici hanno bonificato e messo in sicurezza i due piani della nave».

MATERIALE TRASFERITO IN ACCIAIERIE

A step gli addetti allo smantellamento hanno quindi sezionato le murate dello scafo agganciando i singoli pannelli a una mega gru che staziona da un mese sulla banchina.

Le pesanti lastre sollevate dal natante, ormeggiato nel canale navigabile, vengono poi posate su camion diretti alle acciaierie del nord Italia. Altri pannelli invece sono stati adagiati in uno spazio vicino alla rampa del ponte mobile lungo via Portuense. Il direttore Petrucci non nasconde perplessità sul recupero dei costi dell’operazione che è stata fatta a titolo gratuito con la possibilità di rientrare con i ricavati derivanti dalla vendita dell’acciaio. «Purtroppo c’è stato un crollo del costo dell’acciaio e quindi rischiamo di concludere lo smantellamento in perdita – conclude Petrucci -. La mia personale soddisfazione è quella aver vinto la sfida nel demolire questo gigante. Comunque, vorrei ringraziare per la disponibilità sia la Regione che la Capitaneria di porto». Al termine dell’intervento stimato il recupero di circa 500 tonnellate di acciaio a cui si uniranno, nei prossimi giorni, le rimozioni del motore principale, lungo 10 metri, e i 6 più piccoli adibiti al funzionamento dei servizi di bordo della motonave. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA