Fiumicino, allarme della protezione civile: «Le paratie antiesondazione sulla banchina del porto-canale prive di manutenzione»

Dopo l'Emilia Romagna allerta a Fiumicino

Le paratie sulla banchina di Fiumicino
di Umberto Serenelli
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Domenica 21 Maggio 2023, 10:08

Allarme manutenzione paratie antiesondazione a Fiumicino lanciato dalla protezione civile dopo quanto sta accadendo in Emilia Romagna. Le barriere mobili sulla banchina nord del porto-canale sono state realizzate per la messa in sicurezza idraulica della sponda destra della Fossa Traianea, nel tratto che va dal ponte “2 giugno” alla passerella pedonale. Si tratta di un meccanismo a estrazione di robuste barriere mobili in acciaio, che normalmente restano chiuse per accedere alla banchina, ma in caso di necessità entra in funzione un dispositivo manuale che crea una diga alta circa un metro per contenere un eventuale esondazione del canale navigabile. L’apparato di protezione contro l’allagamento del centro storico è soggetto a manutenzione ordinaria che non viene effettuata da alcuni anni e per tale motivo la protezione civile dell’associazione Nuovo domani, la scorsa settimana, ha scritto una preoccupante lettera al Presidente della Regione e all’ex sindaco Esterino Montino. Il presidente Alfredo Diorio ricorda la “stipula della convenzione, nel 2014, con l’Agenzia regionale per la difesa del suolo che appunto prevede le operazioni per una costante manutenzione di competenza dell’amministrazione di Fiumicino”. In base a tale accordo il comune costiero “riceverà dalla Regione un contributo di 20mila euro” che dovrà girare all’associazione in base all’intesa raggiunta nel 2017 e rinnovata successivamente.

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Ai volontari dell’associazione viene demandato il compito di addestrare il personale, effettuare le operazioni di mantenimento, le prove idrauliche per il corretto funzionamento delle barriere e soprattutto una costante lubrificazione dei carrelli.

Questi interventi sono stati eseguiti i primi anni e negli ultimi due i volontari non sono potuti intervenire in quanto “il comune non ha più richiesto alla Regione i fondi necessari”. Intanto, le paratie sono state oggetto di vandalismo mentre le guarnizioni di plastica sono usurate e per questo il presidente esprime preoccupazione in quanto teme che i tratti soggetti a estrazione possano essere bloccati. Alcuni pannelli di copertura sono divelti e i soliti incivili li hanno trasformati in pattumiere con la presenza di sacchetti di rifiuti urbani che bloccano di fatto lo scorrimento delle paratie mobili alloggiate all’interno di quelle fisse. Inoltre, diversi tratti interessati al movimento sono ostruiti in più punti dalla presenza di materiale adibito alla pesca della piccola flotta come la presenza di cumuli di reti, di nasse e soprattutto dei giganteschi rastrelli utilizzati per la cattura dei molluschi da parte delle turbosoffianti, trasferiti di recente sulla banchina per contestare l’elevato costo del canone d’affitto per il deposito in via delle Carpe. 

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