A meno di un anno dalla inaugurazione dell'area di imbarco A del Leonardo da Vinci, è stato riaperto ieri l'ex molo B, che diventa area di imbarco A31-59, con una capacità di 6 milioni di passeggeri in partenza ogni anno verso destinazioni nazionali e Schengen. Si tratta di un'infrastruttura all'avanguardia, dotata di 22 gate, di cui oltre la metà attrezzata con pontili per l'imbarco. In linea con gli investimenti realizzati da Adr, anche per questo progetto si è puntato su qualità, sostenibilità e innovazione. In questa logica, sono previsti 12 nuovi loading bridges per l'imbarco diretto sull'aeromobile, 44 self boarding gate, oltre a colonne digitali integrate nelle strutture. Nella zona arrivi, inoltre, è stato installato un nuovo impianto di smistamento bagagli, composto da 3 nuovi nastri riconsegna bagagli per una capacità di 3 milioni di passeggeri l'anno.
AMBIENTE
La nuova area, con una superficie complessiva di quasi 25mila metri quadrati, è stata realizzata adottando i più moderni protocolli ambientali, senza effettuare alcuno scavo o aumentare di un solo metro cubo l'infrastruttura esistente e riutilizzando i materiali di costruzione, testimoniando inoltre l'eccellenza italiana da un punto di vista ingegneristico e architettonico. Grazie a questi interventi si potranno ottenere performance energetiche ottimali e consumi ridotti rispetto al passato.
L'apertura al pubblico della nuova infrastruttura aggiunge un ulteriore e fondamentale tassello alla riorganizzazione di tutta l'area d'imbarco del Terminal 1, con un investimento complessivo superiore ai 500 milioni di euro, che prevede anche l'apertura dell'area di imbarco C, prevista prima dell'estate, e la ristrutturazione dell'ex molo D, che sarà avviata nei prossimi mesi. Al taglio del nastro, il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, il sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, il presidente dell'Enac, Pierluigi Di Palma, il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. Per il Gruppo, sono intervenuti il presidente di Mundys Giampiero Massolo, il presidente di Adr, Claudio De Vincenti, e l'amministratore delegato di Adr, Marco Troncone.
Il concept architettonico dell'area è stato realizzato mediante l'uso delle più avanzate tecnologie edilizie e dei migliori standard di tutela ambientale.
INVESTIMENTI
«Come Mundys ha dichiarato il presidente Giampiero Massolo siamo profondamente impegnati nel supportare il piano di sviluppo di Adr che, a oggi, ha trasformato lo Scalo della Capitale in uno degli aeroporti più apprezzati del mondo. Fiumicino rappresenta per noi un simbolo del modo in cui vogliamo gestire le infrastrutture ha aggiunto coniugando innovazione tecnologica e attenzione all'ambiente per offrire il miglior servizio possibile ai nostri passeggeri. A livello globale, stiamo attuando un piano quinquennale di investimenti, del valore di oltre 10 miliardi di euro, il cui scopo è innovare le nostre infrastrutture presenti in 24 Paesi, agendo in una logica di mobilità integrata. In questo senso, la collaborazione con i Governi e le altre istituzioni locali, oltre che la stabilità regolatoria, sono requisiti fondamentali per cogliere le nuove sfide della modernità e avviare una rivoluzione del settore infrastrutturale che, dall'Italia, guarda al resto del mondo».
«Il nostro obiettivo, nei prossimi 5 anni ha sottolineato ancora Massolo è diventare il principale operatore di mobilità integrata a livello globale e sono lieto che il nuovo molo e l'ampliamento dell'area di imbarco A rappresentino il primo investimento che, come Mundys, mettiamo da oggi a disposizione dei nostri passeggeri. Questo è il primo investimento "Made in Mundys"', per una continuità c'è bisogno di rapporto con le istituzioni e stabilità regolatoria».
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout