Cenone di Natale: romani in fila davanti alle pescherie del centro storico di Fiumicino

Molta richiesta di polpi, calamari e seppie

La pescheria di Fabio Romani
di Umberto Serenelli
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Giovedì 22 Dicembre 2022, 09:22 - Ultimo aggiornamento: 11:48

Le pescherie di Fiumicino si preparano all’assalto degli acquirenti romani in vista del cenone di Natale. Il tradizionale menù a base di pesce comporterà lunghe file davanti ai banchi nel centro storico allestiti per l’occasione con tante varietà di prodotto locale fresco proprio per soddisfare la richiesta dei clienti più esigenti. Tutto sommato i listini non hanno subito sostanziali aumenti e dalle rivendite il capitone sta praticamente scomparendo. «È crollata la richiesta di quello che un tempo era il pescato più gettonato il cui costo si aggira oggi intorno ai 25 euro al chilo – precisa Fabio Romani, grossista della società “Ciroma Sea Group” di viale della Pesca -. Di contro c’è invece molta richiesta di polpi, calamari e seppie: le nuove generazioni preferiscono il pesce senza spine. Per il momento abbiamo prenotate circa 80 confezioni di clienti locali, dei castelli e di romani che risiedono nei quartieri di Magliana e Trastevere. Da oggi è previsto l’assalto alle nostre pescherie e per l’occasione intendiamo proporre 3 chili di ostriche a 25 euro che potranno essere apprezzate come antipasto sorseggiando un bicchiere di prosecco». Nella pescheria di viale della Pesca suggeriscono anche menù di pesce povero come le linguine con pannocchie, pachino e pesto oppure una minestra con broccoli e arzilla su crostini bruscati.

LISTINI DEL PESCE

Le buone condizioni del meteo-marine favoriranno l’uscita in mare dei 25 pescherecci della locale flotta e delle imbarcazioni della piccola pesca che certamente calmiererà i prezzi e scongiurare la crescita dei listini visto che sul mercato locale saranno disponibili circa 70 quintali giornalieri del classico prodotto del mar Tirreno.

Ieri il costo di alici, triglie, maccarelli, cefali e sugheri oscillava tra 8-12 euro; frittura, pannocchie, merluzzi, totani, arzilla e moscardini 10-15 euro; seppie, calamari, ombrine, orate, polpi veraci e il San Pietro 25-30 euro; rombi e spigole 30-35, mazzancolle 35-40 euro. È invece sospesa la cattura dei gamberoni rossi. Per quanto invece riguarda il prezzo dei frutti di mare le vongole veraci stavano 13-15 euro al chilo, le vongole lupino 8-10, le cozze 3-5, le ostriche 10-15, le telline 10-15 e le lumachine di mare a 8-10. Le spigole e le orate di allevamento 8-12 euro al chilo. «La crisi certamente non favorirà le vendite registrate negli passati – commenta Daniele Scarci, titolare dell’omonima pescheria in via Torre Clementina – considerato però che i prezzi non sono lievitati confidiamo in una grossa affluenza nei prossimi giorni. Ai clienti quest’anno suggeriamo un antipasto di ombrine al carpaccio e come primo piatto fettuccine condite con mazzancolle e pomodorini rossi e gialli: un piatto sfizioso e molto colorito».

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