Autovelox finto a Vitinia, la soluzione dei residenti: limite a 30 km/h. «Le auto corrono troppo»

Troppi incidenti, allora ecco la colonnina per il “controllo elettronico della felicità”

Autovelox finto a Vitinia, la soluzione dei residenti: limite a 30 km/h. «Le auto corrono troppo»
di Laura Bogliolo
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Giovedì 16 Febbraio 2023, 22:25

La Golf sfreccia, poi rallenta e il ragazzo alla guida si mette le mani nei capelli e grida: «Troppo tardi, l’autovelox mi ha pizzicato, stavolta è multa certa...». Da qualche ora le auto non sfrecciano più in via Sarsina, la strada principale di Vitinia, quartiere a sud della Capitale nel IX Municipio. Rallentano, anche se l’autovelox è finto. “Attenzione, controllo elettronico della felicità” c’è scritto sulla colonnina identica nei colori e nella forma ai rilevatori della polizia locale. Qualcuno per settimane, rinchiuso nel suo garage, un po’ come Geppetto, un po’ come Totò, ha realizzato un perfetto clone dell’incubo di ogni automobilista indisciplinato. Seghe, martello, vernice e tanto legno per dare vita a quel dispositivo sognato da molti residenti nel piccolo quartiere di periferia. 

LA SORPRESA

L’apparecchio è apparso ore fa ed è opera probabilmente di qualche abitante stanco di veder trasformata la strada del centro urbano (dove vige il limite dei 30 km all’ora) in una pista di Formula Uno.

Un pedone pochi giorni fa è stato investito, e forse anche per questo qualcuno nel quartiere ha deciso di dire basta all’alta velocità. Anche perché non è la prima volta che succedono incidenti del genere a Vitinia, dove si conoscono tutti e dove, come in un paese, si è abituati ad aiutarsi e a risolvere i problemi da soli. Totò, nel film “La Banda degli Onesti”, contro la povertà tentava di fabbricare banconote false. Qui, invece, contro l’alta velocità, con chiodi e colla si costruisce un finto autovelox, che probabilmente ha le ore contate perché illegale e verrà presto rimosso. 

LA DENUNCIA

«Non sappiamo chi sia l’autore - dice Mario Pericolini, ex presidente del comitato di quartiere di Vitinia e attuale fondatore dell’associazione “Cefalonia for ever” - quel che è certo è che ci sentiamo abbandonati dalle istituzioni alle quali da tempo stiamo chiedendo soluzioni contro le auto che sfrecciano su via Sarsina, una strada percorsa anche a 100 chilometri all’ora». E quell’autovelox, seppur in legno e con la scritta sulla “felicità”, ha già avuto un effetto deterrente sulle centinaia di auto che decidono di percorrere quella strada come scorciatoia. «Via Sarsina, così come via Sant’Arcangelo di Romagna - spiega Pericolini - sono la comoda soluzione scelta da molti automobilisti per spostarsi tra la via Ostiense e la Cristoforo Colombo, specialmente nelle ore di punta, al mattino e nel tardo pomeriggio. Inquinamento a parte - aggiunge - in queste strade strette, con marciapiedi al limite della praticabilità, imprudenza e alta velocità tengono ogni giorno sotto scacco la sicurezza di chi vive nel quartiere, in modo particolare di anziani e bambini». 

LE RICHIESTE

I residenti da tempo chiedono al IX Municipio e al Comune la messa in sicurezza di via Sarsina, tanto che già nel 2016 apparve un autovelox finto, subito rimosso dalle forze dell’ordine. La proposta di installare dossi per far rallentare le auto è stata bocciata perché in quella strada deve passare un mezzo del trasporto pubblico. Anche la richiesta di aver un maggiore controllo delle strade da parte delle forze dell’ordine non ha portato a molto. E così è scattato il fai da te per evitare altri incidenti. Oltre all’autovelox di legno, a Vitinia è comparsa anche la sagoma di un uomo appesa a uno dei cartelli che indicano il limite dei 30/km, un altro tentativo di sollecitare gli automobilisti e i centauri a rallentare e a non usare le strade del piccolo quartiere in un autodromo. «Servono dissuasori di velocità e si deve intervenire presto - conclude Pericolini - prima che succeda una tragedia». 

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