
Willy Monteiro, il premier Giuseppe Conte chiama la famiglia del 21enne ucciso: «Sono rimasto scioccato». «Ieri sono rimasto veramente e fortemente colpito. Vorrei dire anche scioccato, a tal punto che ho preferito non rilasciare dichiarazioni - dice il premier Giuseppe Conte nel punto stampa da Beirut parlando di "cieca violenza" - Ho preferito parlare prima con i genitori del ragazzo. Ho trovato un papà affranto, come tutta la famiglia. Non spetta a me farmi carico delle investigazioni giudiziarie ma fermiamoci a riflettere: cosa diremo ai nostri figli? Di non intervenire in una lite?».
Conte: «Accertare responsabilità, giuste condanne»
«Non spetta a me farmi carico delle investigazioni giudiziarie, se ci sarà o meno l'aggravante razziale lo scopriranno i magistrati. Io non mi sento neanche di chiedere una punizione esemplare, affido all'autorità giudiziaria il compito di individuare, perseguire e accertare con precisione le responsabilità e stabilire le giuste condanne». Così il premier Giuseppe Conte, a margine di un punto stampa a Beirut, risponde a una domanda sul caso di Willy, il ragazzo ucciso a soli 21 anni a Colleferro.
La famiglia di Willy: «Emozionati per la chiamata di Conte»
«Sono rimasti emozionati e sorpresi per la chiamata del presidente del Consiglio Conte». Lo ha detto l'avvocato Domenico Marzi, legale della famiglia di Willy Monteiro, il ragazzo ucciso a Colleferro (Roma), in merito alla telefonata ricevuta dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. «Esprimo un ringraziamento a nome della famiglia - ha aggiunto l'avvocato - per la sensibilità mostrata dal presidente Conte nell'essere accanto a chi ha subito una violenza simile».
Ultimo aggiornamento: 18:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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