Virus Roma, cambiano gli orari di domenica. Gelati fino a sera, ok ai parrucchieri

Virus Roma, cambiano gli orari di domenica. Gelati fino a sera, ok ai parrucchieri
di Lorenzo De Cicco e Camilla Mozzetti
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Martedì 12 Maggio 2020, 08:19 - Ultimo aggiornamento: 13:33

Coiffeur aperti anche di domenica. E orari più lunghi nei festivi per bar e gelaterie, ma anche boutique di vestiti, scarpe e librerie: potranno tenera alzata la serranda fino a sera. La spesa domenicale al supermercato rimane invece formato ridotto: dalle 8.30 alle 15. Il Campidoglio si prepara a sfornare una nuova ordinanza: l'assessore alle Attività produttive, Carlo Cafarotti, ci sta già lavorando. La firma della sindaca Virginia Raggi è attesa entro venerdì. Un accordo di massima con le categorie è stato formalizzato ieri sera dopo un video-vertice con Confesercenti, Confcommercio, la Cna, le sigle della grande distribuzione e i sindacati di cassieri e commessi.
L'ultima ordinanza, varata da Raggi il 7 maggio, prevedeva che tutto il comparto del commercio, di domenica, chiudesse le casse alle 3 del pomeriggio, a partire dalla prossima settimana. I gestori di locali e attività hanno subito protestato e ieri si è arrivati a un compromesso: i negozi potranno restare aperti fino a sera. Vale per l'abbigliamento, le calzature, gli artigiani, i libri. Anche le gelaterie potranno continuare a distribuire coni e coppette fino a tardi, senza l'obbligo di fermarsi alle 15, così come le pasticcerie, i forni, le pizzerie al taglio e i kebab. «Barbieri e parrucchieri sicuramente potranno aprire la domenica mattina - spiega Stefano Dignola, segretario della Cna di Roma - ci auguriamo che il Comune permetta loro di lavorare anche la domenica pomeriggio, per permettere di recuperare parte del fatturato perso in questi mesi di chiusura. Abbiamo apprezzato la disponibilità dei sindacati».
LE FASCE ORARIE
Nella videocall di ieri, non sono stati fatti passi avanti invece sul fronte della spesa. I rappresentanti di cassieri e magazzinieri hanno chiesto la conferma della chiusura tassativa alle 15, di domenica. La sindaca ha invitato sindacati e grandi marchi a trovare un'intesa prima di lunedì. Per il momento, si resta con le regole dell'ordinanza del 7 maggio. Confermate anche le tre fasce di apertura dei negozi dal lunedì al sabato: gli alimentari, i fornai, i pasticceri e i supermercati dovranno alzare la saracinesca alle 8. Due le fasce di chiusura: alle 15 oppure tra le 19 e le 21.30. Artigiani, falegnami, elettricisti, idraulici, autonoleggi dovranno aprire tra le 9.30 e le 10 e chiudere nell'intervallo tra le 18 e le 19. Nella terza fascia si trovano gli «esercizi di vicinato del settore non alimentare» - dall'abbigliamento alle calzature, a libri, parrucchieri, internet point e telefonia - che potranno aprire tra le 11 e le 11.30 e chiudere tra le 19 e le 21.30.
Per Valter Giammaria, presidente della Confesercenti di Roma, «in questa fase è fondamentale allargare gli orari, non restringerli, naturalmente rispettando tutte le prescrizioni. Dall'assessore Cafarotti abbiamo avuto parole di sostegno». Secondo Confesercenti, «è giusto rimodulare gli orari dal lunedì al venerdì, scaglionando le aperture per evitare di intasare l'ora di punta, ma nel weekend il problema traffico e sovraffollamento dei mezzi pubblici non si pone quasi».
SETTORE IN CRISI
L'impatto della crisi Covid-19 su negozi, bar e ristoranti di Roma è stato pesantissimo. Secondo un report della Camera di Commercio, il 93% delle attività ha registrato un calo del fatturato. E in vista della riapertura solo un'impresa su 3 crede di recuperare parte degli incassi perduti e con percentuali non superiori al 30%. Per Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di Commercio della Capitale, «quasi tutte le imprese da settimane si stanno attrezzando per la messa in sicurezza dei locali. Ora è fondamentale avere da parte della pubblica amministrazione una burocrazia snella e decisioni rapide».
 

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