Andrew Poplavsky da Riga, fotografo, non aveva idea che un suo scatto del 2016 sarebbe finito su tutti i giornali italiani, rilanciato da un vecchio leader di partito, con la testa della sindaca Virginia Raggi di Roma ritagliata e incollata su quella di una bionda modella lettone. Anche perché, racconta al Messaggero, per quel lavoro, dal Belpaese, finora non ha ricevuto un centesimo. Ma tant'è: il confronto tra la foto di cinque anni fa e il poster sulla Virginia - centuriona pubblicato da Beppe Grillo non lascia molto margine ai dubbi. L'immagine è quella. L'ex comico l'ha sfruttata per l'ultimo endorsement a Raggi, riprodotta in versione un po' caricaturale, con l'elmo di Scipio e lo scudo rosso-dorato dei soldati romani: «Più in alto voli - il cinguettio social di Beppe - tanto più piccoli sembreranno quelli che non possono farlo. Virginia, vai avanti con coraggio».
Post subito virale, con un'infinita carrellata di rivisitazioni parodiche: Virginia con un cinghiale sotto braccio al posto dell'elmo, oppure con un bustone dell'immondizia dove c'era lo scudo, citazioni del Gladiatore: «Al mio segnale scatenate i cinghiali».
C'è il nome dell'autore, che contattato conferma: «Sì, è vero, sono il fotografo e autore di quella foto. Credo di averla realizzata nel 2016. Tempo fa l'ho caricata su un sito per venderla in saldo, si può comprare per pochi centesimi».
E Grillo l'ha comprata? «Credo che abbiano solo preso l'idea da internet, ma non l'abbiano comprata». Ora annuncia che scriverà al fondatore del M5S: «Vorrei chiedergli spiegazioni, su dove hanno preso l'idea, se hanno pagato o no. Non so se, cambiando la testa, possano utilizzarla come vogliono». In ogni caso, l'esito del fotomontaggio, da esperto del settore, non lo convince. Almeno l'hanno copiato bene? «Direi di no - risponde Poplavsky - Noi avremmo fatto meglio».