Villa Chigi, lavori in ritardo: ressa davanti alla scuola di Roma per il restyling dei marciapiedi

Villa Chigi, lavori in ritardo: ressa davanti alla scuola di Roma
di Laura Bogliolo
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Giovedì 23 Settembre 2021, 07:08 - Ultimo aggiornamento: 20 Febbraio, 16:04

«All'entrata e all'uscita dei bimbi c'è il caos, il restyling dei marciapiedi ha ridotto di molto gli spazi, siamo preoccupati per i possibili assembramenti, il cantiere non poteva essere aperto ad agosto? Dovevano avviare i lavori proprio a settembre? Inoltre il traffico sulla strada è impazzito». Protesta tra le famiglie degli alunni dell'Istituto Comprensivo Contardo Ferrini, in via di Villa Chigi, cuore del Trieste-Salario. I primi giorni del mese il II Municipio ha avviato lavori di riqualificazione e messa in sicurezza dei marciapiedi vicini alla scuola frequentata da oltre mille bimbi. Il 13 settembre la campanella è tornata a suonare e i piccoli all'entrata si ritrovano reti arancioni, mezzi al lavoro, deviazioni, nuvole di polvere. «Non solo, la strada della scuola viene scelta come scorciatoia da molti automobilisti provenienti dalla Salaria per raggiungere il Centro, capita così che la mattina ci siano traffico e imbottigliamenti».

Scuola Villa Chigi, caos per il restyling

 

I lavori da 400mila euro fanno parte dell'operazione Accessi scolastici sicuri avviata dal Municipio a partire del 2018 in 13 istituti scolastici.
I RISCHI
Quello che davvero fa andare su tutte le furie sono i tempi di avvio del cantiere. «Hanno aspettato settembre per aprirlo - diceva un papà ieri - non potevano sistemare i marciapiedi a luglio o ad agosto? Ora ci ritroviamo con i bimbi che devono entrare a scuola tra la strada ridotta per i lavori e gli operai in azione con le piccole gru che sollevano tanta polvere».

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C'è chi parla del pericolo di assembramenti nonostante la scuola abbia messo in campo ogni strumento utile nel massimo rispetto delle regole anti Covid-19. «Da una parte le recinzioni, dall'altra il traffico - commentano - non c'è più lo spazio che avevamo prima».

Qualcuno chiede l'intervento di una pattuglia dei vigili durante l'entrata e l'uscita degli alunni «per gestire al meglio il traffico e i flussi» e chi spera che la via, negli orari di punta, venga chiusa del tutto alla viabilità. Molti genitori ammettono: «Da tempo aspettavamo la messa in sicurezza, visto che i marciapiedi erano deteriorati, ovviamente non siamo contro i lavori, ma è sbagliatissima la decisione di avviarli proprio alla riapertura della scuola».

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Nessun dubbio quindi sul voler rendere sicuri gli spazi esterni e trasformare l'accesso in una sorta di isola sicura. Ma perché aprire il cantiere proprio ora? Paola Rossi, presidente della Commissione scuola del II Municipio, spiega: «Nessun ritardo sui lavori, ci sono i tempi tecnici per l'espletamento della gara aggiudicata a fine giugno, poi le verifiche, sono rammaricata, ma non si è potuto fare altrimenti, abbiamo un ufficio tecnico dimezzato che ha lavorato tantissimo, inoltre ad agosto gli stabilimenti che forniscono i materiali sono chiusi». I lavori potrebbero terminare a fine ottobre. Si pensa a riaperture per gradi via via che si completano porzioni del cantiere. Rossi oggi incontrerà famiglie e la dirigente. «È previsto un vertice con genitori e II Municipio a scuola - dice Anna Rita D'Auria, dirigente dal primo settembre - cercheremo di indirizzare le nostre azioni al fine di ottimizzare la convivenza con il cantiere per ridurre al minimo i disagi, c'è stata una interazione con il Municipio e disponibilità a collaborare, ci stiamo facendo garanti delle problematiche sollevate dai genitori e per questo abbiamo offerto un angolo di ascolto oggi». E sui distanziamenti aggiunge: «Facciamo entrate scaglionate, usiamo tutte le entrate, le uscite e gli orari possibili».
 

 

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