Roma, morto il 15enne che si diede fuoco nel cortile di casa. «Forse è stato un incidente»

Roma, morto il 15enne che si diede fuoco nel cortile di casa «Forse è stato un incidente»
di Alessia Marani
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Lunedì 28 Settembre 2020, 18:07 - Ultimo aggiornamento: 21:06

Non ce l'ha fatta il quindicenne che giovedì scorso si era dato fuoco nel cortile della sua abitazione nelle campagne di Velletri. Luca Antonio Ababei aveva riportato ustioni sul 90 per cento del corpo e le sue condizioni erano apparse subito disperate. Il papà aveva tentato, a mani nude, di salvarlo dalle fiamme e anche lui era rimasto ferito alle braccia e alle gambe. Il quindicenne era stato trasportato con l'eliambulanza del 118 al policlinico Agostino Gemelli dove era ricoverato nella terapia intensiva pediatrica. Nelle ultime ore i suoi parametri vitali sono andati via via peggiorando, l'unità medica è riuscita a organizzare un trasferimento protetto dal centro regionale grandi ustionati del S. Eugenio del padre, 45 anni, romeno, che ha così potuto dargli un estremo saluto. Ancora da chiarire la tragedia.
 

 
 

La ricostruzione


Dai primi rilievi scientifici i Carabinieri di Velletri hanno appurato che il ragazzino, da 12 anni in Italia, aveva fatto tutto da solo. Ma possibile che a soli 15 anni abbia voluto farla finita e in un modo tanto cruento? Le indagini sono in corso, quelle del suicidio è lìipotesi più accreditata perchè, dalla dinamica, il ragazzo si sarebbe cosparso il corpo di benzina, dandosi poi fuoco. Gli inquirenti hanno sequestrato il telefonino dell'adolescente - che il giorno prima aveva ripreso a frequentare la seconda classe del liceo scientifico Mancinelli Falconi - e ascoltato numerosi amici per capire se vi fosse qualcosa che lo preoccupasse. La sua famiglia è conosciuta e molto ben voluta nella cittadina. Entrambi i genitori lavorano nei campi per un'azienda di fiori vicino casa. Mare, padre e figlio erano ben integrati nella comunità. Un amico di famiglia non crede all'ipotesi del suicidio del ragazzo: «Era un ragazzino dolce, educato e affabile. Trafficava spesso con un vecchio morotino con cui girava per la campagna e a cui rabboccava la benzina con una tanichetta. Forse è stato un incidente».

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