Velletri, mancano le bombole di ossigeno per i malati Covid: l'appello dei farmacisti

Velletri, mancano le bombole per i malati Covid l'appello dei farmacisti
di Luigi Biagi
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Mercoledì 6 Gennaio 2021, 11:34

«Riportate in farmacia le bombole d’ossigeno vuote, altrimenti non possiamo ricaricarle per distribuirle a chi ne ha bisogno». L’appello accorato ai cittadini parte da quattro farmacie di Velletri e Lariano ed è legato all’epidemia da coronavirus. I contenitori sono infatti utilizzati «per il trattamento domiciliare dei pazienti covid più gravi, nei quali - spiega il medico Giuseppe Lanna – si rileva un basso livello di ossigeno nel sangue». «La domanda di ossigeno è aumentata fortemente a causa del covid – dice Antonio Montecuollo, della farmacia San Raffaele di Velletri – i cui pazienti si sommano a quelli che utilizzano normalmente l’ossigenoterapia. Tuttavia le bombole sono in dotazione limitata – prosegue il farmacista – e si crea il rischio di far rimanere senza presidi medici chi ne ha bisogno se molti non le riportano immediatamente, quando non ne hanno più la necessità».

«Purtroppo si stanno ripresentando le criticità che già erano emerse nella prima ondata dell’epidemia” conferma Luca D’Ortona, della Comunale di Lariano. “Rispetto a prima, ora ci sono più pazienti a casa – aggiunge D’Ortona – e in farmacia abbiamo meno bombole in giacenza di quelle consegnate. È sintomo che il sistema si sta sovraccaricando». E basta poco per arrivare al punto critico: i contenitori in questione sono da tremila litri e, a seconda della terapia prescritta, durano dalle sedici alle cinquanta ore ognuno. «Le bombole sono in comodato – ha spiegato dalla farmacia Sant’Eurosia di Lariano Francesco Montecuollo – e i fornitori ce le riempiono quando i vuoti sono disponibili, per questo motivo abbiamo avviato una campagna di sensibilizzazione e grazie a ciò ne abbiamo recuperata anche qualcuna che era conservata in qualche garage».

L’appello dei farmacisti suona come un primo “campanello d’allarme” per la cura a domicilio del coronavirus tra Velletri e Lariano. La problematica è alle prime avvisaglie e non ci sono ancora problemi nel soddisfare la domanda. Inoltre, secondo quanto riferisce il funzionario della Velletri Servizi, Alfonso Mauro, non risultano particolari criticità nelle quattro farmacie comunali veliterne.

A livello nazionale la questione era affiorata già da novembre, quando il presidente dell’Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi, aveva rivolto un invito simile ai cittadini. Magi aveva parlato di “fenomeni di accaparramento”, segnalando come fossero in produzione ulteriori contenitori per l’ossigeno terapeutico che col tempo sarebbero stati distribuiti. Dopo due mesi sembra che il problema stia arrivando sul territorio, e c’è chi interpreta l’appello come un segnale da prendere in considerazione in vista di una possibile terza ondata che potrebbe essere alle porte. “Per ora non ho sentore di problemi del genere – afferma il medico di famiglia di Velletri, Mauro Calì – ma serpeggia la paura che possano esserci delle difficoltà in futuro. Si teme infatti che tra gennaio e febbraio, con queste condizioni climatiche, possa verificarsi un forte aumento dei contagi – ha aggiunto il medico -, con un corrispondente aumento dei pazienti da gestire a domicilio: sarà importante arrivare preparati con test e diagnosi tempestive”. E riportando in farmacia le bombole usate. 

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