Variante Delta nel Lazio si diffonde tra i giovani: «Ormai è al 60%, indispensabile vaccinarsi»

Lazio, la variante Delta si diffonde tra i giovani: «Ormai è al 60%. Indispensabile vaccinarsi»
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Mercoledì 21 Luglio 2021, 14:15 - Ultimo aggiornamento: 14:20

Ormai il Covid è mutato. Anche nel Lazio. Dove la variante Delta è superiore al 60% e l'incidenza dei casi negli over 50 è di 10 volte inferiore i dati complessivi. Lo comunica l'Unità di crisi della Regione Lazio sottolineando che «ciò significa che il virus sta circolando soprattutto tra i giovani ed è indispensabile che si vaccinino». Nell'ultimo report della Regione si legge anche che «l'incidenza nel Lazio dei casi positivi ogni 100mila abitanti nella fascia di popolazione over 50 rappresenta meno del 5% ed è più bassa di almeno 10 volte l'incidenza complessiva». È da questo dato che si può intuire come il virus stia circolando soprattutto tra i giovani. L'Unità di crisi della Regione Lazio invita i ragazzi a vaccinarsi per due motivi: contribuire a ridurre la diffusione e raggiungere l'obiettivo dell'immunità di gregge che significa la messa in sicurezza dell'intera comunità.

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Variante Delta, ricoverati Spallanzani

«I ricoveri presso il nostro Istituto» riguardano «cittadini giovani adulti non vaccinati o con vaccinazione incompleta con manifestazioni cliniche non preoccupanti».

Così il direttore dello Spallanzani di Roma, Francesco Vaia, commentando il bollettino di oggi. «Unica eccezione a questo profilo di ricoverati - spiega Vaia - è un paziente anziano clinicamente fragile che non era ancora stato vaccinato, in condizioni serie che necessitano di supporto respiratorio avanzato». Per Vaia, «questi dati confermano ancora di più» che «i contagiati sono sempre più giovani e sostanzialmente asintomatici. I pochi ricoverati hanno sintomatologia non complessa». E che «il vaccino è indispensabile per la protezione, sia per i più deboli ma anche per i giovani che dobbiamo far partire per le meritate vacanze in serenità e protetti. Per il loro bene innanzitutto, ma anche di tutta la società».

 

Festeggiamenti e contagi

L'aumento dei casi di Covid a Roma «è legato anche ai festeggiamenti per la vittoria dell'Europeo» di calcio, «ma è quello che è accaduto anche in altri Paesi quando ci sono state le riaperture e le persone si sono assembrate per vedere le partite». Lo afferma Claudio Mastroianni, direttore del Dipartimento di Malattie infettive del Policlinico Umberto I di Roma, commentando quanto detto ieri dall'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato, che ha parlato di un effetto Azzurri per l'aumento dei contagi. «Per ora sono numeri ancora gestibili - prosegue Mastroianni - e riguardano i ragazzi non vaccinati. Dobbiamo capire che, se non vacciniamo tutti gli over 12, sarà difficile contrastare l'epidemia anche in proiezione settembre e riaperture delle scuole».

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