Senza i vaccini nel Lazio sarebbe stata una strage. Nessuna retorica dietro un’affermazione che ha in sé la forza e la credibilità dei numeri. Da un anno a questa parte lo scenario è cambiato e oggi la situazione è la seguente: i contagi aumentano perché il virus Sars-Cov-2 non è scomparso ma mutato eppure i nuovi casi non si trascinano dietro, con la medesima forza, morti e ricoveri ospedalieri pure nelle Terapie intensive. La spiegazione che si può dare è solo una e risiede nel vaccino che - bene ricordarlo - limita le formi più gravi della malattia ma non azzera il virus il quale, mutando in variante, continua a diffondersi e a contagiare.
In parole povere senza il vaccino con gli stessi numeri dei contagi di oggi la linea di difesa contro il Covid avrebbe probabilmente alzato bandiera bianca e invece no perché la gente contrae il virus ma gli organismi rispondono e si difendono grazie proprio alla campagna vaccinale. Dagli ultimi dati della Regione Lazio si evince come sia in atto una “esplosione” di casi in variante Omicron che però non produce ospedalizzazioni e dunque ricoveri. Questi, anche in Terapia intensiva, restano appannaggio della variante Delta soprattutto per i non vaccinati.
I DATI
Numeri alla mano: nel periodo primo ottobre 2021-7 gennaio 2022 i contagi sono cresciuti sempre di più fino a toccare ieri la soglia di 11.905 nuovi casi.
Un risultato del genere senza la copertura vaccinale non sarebbe stato possibile. La campagna di immunizzazione ha finora portato a superare gli 11,3 milioni di dosi somministrate e di queste oltre 2,3 milioni sono dosi di richiamo. Più del 97% degli adulti ha ricevuto la doppia dose e nonostante la forza e credibilità dei dati tornano a farsi sentire i “no vax”. L’ufficio di Gabinetto della Questura ha ricevuto il preavviso per una nuova manifestazione al Circo Massimo il prossimo 15 gennaio. Le autorità hanno anche prontamente intercettato un’altra iniziativa promossa via social sempre per lo stesso giorno in viale dell’Oceano Atlantico. Gli organizzatori sono stati contattati ed è in corso un’interlocuzione per far confluire tutti (si parla di oltre 500 persone) al Circo Massimo mentre la Digos è al lavoro per intercettare altre iniziative.