Vaccino nel Lazio, mille dosi in più ad ogni Asl: piano per frenare i contagi

Vaccino nel Lazio, mille dosi in più ad ogni Asl: piano per frenare i contagi
di Francesco Pacifico
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Domenica 4 Luglio 2021, 00:06

Quattro giorni, dal 18 al 22 luglio, per recuperare il tempo perduto. E per somministrare le prime dosi di Pfizer che non saranno inoculate tra l’11 e il 15. La Regione ha scritto alle Asl del Lazio per chiedere di aumentare al massimo i giri del motore della macchina vaccinale, cioè di ampliare il numero degli slot negli hub e nei centri di somministrazione, anche perché con la crescita esponenziale di casi di variante Delta (un terzo dei pazienti si contagia con questa mutazione) è obbligatorio coprire quelle fasce di popolazione che non hanno neanche iniziato il processo di immunizzazione. Parliamo soprattutto di ventenni e trentenni, ma c’è poi uno zoccolo duro di cinquantenni e sessantenni, che prende tempo, convinto che si possa anche aspettare settembre per fare il vaccino, dopo il crollo nuovi casi.

Lazio, le vaccinazioni Pfizer

Per lo scarico di luglio, il colosso americano Pfizer aveva annunciato una riduzione della fornitura del 43 per cento, siccome aveva anticipato questa stessa quantità di fiale nei mesi scorsi.

L’assessore alla Salute, Alessio D’Amato, aveva lanciato l’allarme: «Ci servono 100mila dosi di Pfizer entro luglio, altrimenti dovremo spostare le prenotazioni delle prime somministrazioni con Pfizer di una settimana». Per poi sottolineare: «Bisogna correre più della variante Delta». Ogni settimana il colosso americano garantirà 180mila fiale. In più, il combinato disposto tra lo stop alle somministrazioni e il recupero di alcuni flaconi nei depositi delle farmacie (molto probabilmente saranno ridotte le forniture ai medici di base) ha permesso alla direzione del Lazio di metterci una pezza: da una prima stima sono circa 80mila gli appuntamenti spostati complessivamente, ma con l’accelerata e l’aumento degli slot tra il 18 e il 22 luglio si vuole recuperarne almeno la metà.

Nella lettera inviata da via Cristoforo Colombo ai direttore delle aziende sanitarie si chiede di trovare più spazi possibili. L’obiettivo, in tutte le 10 Asl del Lazio, è trovare in ciascuna almeno un migliaio di slot al giorno. Nella Roma 1 si guarda ad aumentare i posti soprattutto al Sant’Andrea, al Policlinico Umberto I e al hub di Porta di Roma. Nella Roma 2 al hub del centro congressi dell’Eur, quello di Cinecittà o all’ospedale Pertini. Nella Roma 3 più lavoro per la struttura gestita dalla Croce Rossa nel parcheggio di lunga sosta a Fiumicino e al Polo Natatorio di Ostia. Già sono partiti i primi sms per annunciare a chi si è visto spostare l’appuntamento, la nuova data. Soprattutto a breve riprenderanno le prenotazioni sul portale SaluteLazio per fissare la prima dose.

Intanto il Lazio ha sbloccato i richiami per chi, residente in questa regione, si è visto somministrare la prima dose in altri parti d’Italia e soprattutto all’estero. Parliamo soprattutto di persone che per motivi di lavoro sono da poco rientrare nel Belpaese. Collegandosi a un apposito form sul portale SaluteLazio.it potranno chiedere un appuntamento per la seconda dose.
 

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