Vaccino per l'influenza, 250 mila anziani senza. E saltano i richiami per i bimbi

Vaccino per l'influenza, 250 mila anziani senza. E saltano i richiami per i bimbi
di Lorenzo De Cicco e Alessia Marani
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Mercoledì 25 Novembre 2020, 00:09 - Ultimo aggiornamento: 11:35

Con le scorte di antinfluenzale bloccate all’estero oppure mai consegnate, in 250mila attendono ancora di essere vaccinati nel Lazio, contando solo le categorie a rischio, soprattutto anziani. L’allarme è dei medici di famiglia. Si tratta di pazienti per cui i camici bianchi hanno ordinato o prescritto le dosi da somministrare mesi fa, ma gli antidoti al virus di stagione non sono mai arrivati. Ai 250 mila in attesa, vanno sommati i tanti minori fino a sei anni, per i quali la vaccinazione è gestita dai pediatri presso i loro studi o nei centri vaccinali delle Asl. Per molti bimbi è saltato il cosiddetto “richiamo”, ossia la seconda iniezione del vaccino (necessaria per i minori fino a 9 anni), mettendo a repentaglio la copertura dell’intera profilassi.

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Un pasticcio dovuto, secondo quanto spiegato dalla Regione, a un ritardo nella fornitura da parte della principale azienda produttrice, la francese Sanofi, appena diffidata dalla Pisana. «Le richieste rispetto all’anno scorso sono quadruplicate - racconta Teresa Rongai, la segretaria romana della federazione dei medici pediatri - C’è stata una sproporzione nella distribuzione delle dosi tra gli ospedali e i medici del territorio, ma il vero problema è stato il ritardo nelle forniture».

Rongai conferma che alcuni richiami sono saltati, «ma siamo al lavoro per realizzarli tutti entro dicembre». Nel primo distretto della Asl 1 molti bambini faranno il vaccino solamente a dicembre o addirittura a gennaio, per cui il secondo rischia di slittare a un periodo in cui solitamente si manifesta il picco di tosse e febbre. 

L’altra categoria a rischio è quella degli anziani e degli altri adulti considerati «fragili». «Duecentocinquantamila sono i nostri assistiti rimasti in “lista d’attesa” - spiega Pier Luigi Bartoletti, segretario della Federazione dei medici di medicina generale di Roma - tenuto conto che siamo alle prese con la campagna vaccinale più imponente di sempre, giunti ormai alla soglia di dicembre, le cose sono due: o questi vaccini arrivano oppure, in tanti, non ne avranno accesso». Mentre i medici di base sono alle prese con le agende per disdire o posticipare appuntamenti già fissati ieri la Regione ha fatto sapere di avere distribuito altre 66mila dosi di vaccino antinfluenzale.

Per l’esattezza, 66.435 dosi di Flucelvax Tetra. Di cui «circa 37 mila ai medici di medicina generale delle Asl di Roma e circa 30 mila ai medici delle altre province». Quantitativo che «serve per l’ulteriore copertura vaccinale degli ultra sessantacinquenni, i 2/3 dei quali - precisa l’Unità di Crisi regionale per il Covid-19 - sono già stati vaccinati». Le farmacie dovranno ancora aspettare. Motivo per cui a essere ancora più penalizzati sono i minori con più di 6 anni. Categoria non a rischio ma per cui il vaccino stagionale può comunque essere molto utile per ridurre, per esempio, l’isolamento al primo affiorare dei sintomi molto simili a quelli del Covid.
 

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