Vaccini Lazio, ora anche in farmacia con 25 dosi a settimana: da oggi aperte le liste per Johnson&Johnson

Vaccino, anche in farmacia con 25 dosi a settimana: da oggi aperte le liste per J&J
di Flaminia Savelli
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Lunedì 24 Maggio 2021, 07:24 - Ultimo aggiornamento: 25 Maggio, 10:53

Il programma vaccinale anti Covid del Lazio è al giro di boa e vicino alla svolta. Da oggi, sono aperte le prenotazioni alle farmacie: 700 a Roma, 900 in tutta la Regione, sono pronte a partire con il piano di somministrazione del Johnson&Johnson. L'obiettivo della Pisana con il monodose - al momento l'unico disponibile in Italia - non è solo aumentare in tempi brevi gli immunizzati. Ma anche recuperare chi è rimasto indietro: «Quella delle farmacie è una rete capillare che serve per recuperare gli indecisi alla vaccinazione» ha sottolineato ieri in una nota Alessio D'Amato, l'assessore alla Sanità. Nelle prossime settimane, sempre il monodose, sarà consegnato anche ai medici di base per aumentare, ancora, il piano vaccinale.


Come funziona


Le prenotazioni per le prime 20mila fiale in consegna il prossimo venerdì, saranno aperte da oggi e fino al termine della campagna, seguiranno le fasce decise dalla Regione Lazio.

In attesa che la divisione per età venga sospesa. Un'ipotesi già al vaglio della Pisana. Intanto tutte le fasce già attivate fino al 1977. Da mercoledì invece sarà aperta la fascia tra il 1978 e il 1981. Per prenotarsi, bisognerà accedere alla piattaforma sanitaria. A quel punto, si sceglierà la farmacia di riferimento dove poi verrà somministrato il monodose. Al termine, sarà possibile avere l'attestato e direttamente il green pass, il passaporto vaccinale che consentirà di viaggiare all'estero, partecipare a eventi e feste. Con i farmacisti - vaccinatori già pronti con le liste che dovranno tenere conto dei panchinari e chiamate dell'ultima ora.


La partenza


Una prima rimodulazione è stata appena messa a punto: nella prima settimana di J&J per ogni farmacia saranno a disposizione 25 punture e non 50 come era stato annunciato. «Questo per garantire alla partenza del programma - si legge nella nota di LazioCrea, il sistema informativo regionale- la stessa quantità di vaccino a tutte le farmacie». Ma nella lista dei vaccinandi, i farmacisti dovranno tenersi larghi. Non tanto per le cancellazioni dell'ultimo minuto. Quanto piuttosto per l'attenzione ai fogli di anamnesi: «Potrà capitare che qualcuno non potrà ricevere il J&J per problemi medici. Dobbiamo essere preparati e non sprecare neanche una dose» spiega Claudia Passalacqua di Federfarma e presidente di Assifar Servizi srl. Dunque, chiameranno i riservisti: «Ci saranno 30 persone in lista al giorno» sottolinea Passalacqua.
Le prime vaccinazioni sono previste dal pomeriggio del 1 giugno. Anche se: «In alcune potrebbe slittare alla mattina del 3» conclude la presidente Passalacqua. Molto dipenderà da quando arriveranno gli slot nei due frigoriferi ospedalieri. Intanto la direzione della Pisana è tracciata: allargare il numero dei punti vaccinali e dei vaccinatori, infermieri che potranno procedere con le iniezioni a casa. Ieri il primo passo con lo sblocco sulle assunzioni (su scala nazionale) per 270 mila infermieri.

 

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