Vaccinazioni anti-Covid a Roma: si entra nella fase due. Per il momento i ritardi previsti tra le 3 e 4 settimane nelle consegne del vaccino Pfizer, a fronte di una ristrutturazione dell’impianto belga di Puurs per aumentare la produttività, non dovrebbero avere ripercussioni sulla campagna avviata nel Lazio anche per gli over 80. Dalla Regione fanno sapere che «Si aspettano entro la fine di gennaio altre 100 mila dosi» che servono per chiudere le somministrazioni al personale sanitario e per continuare con gli over 80 negli ospedali».
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Se il ritardo annunciato dovesse materializzarsi in una reale riduzione di dosi, il fabbisogno per le prossime due settimane «sarà comunque coperto - aggiungono ancora dall’unità di crisi regionale - dalle scorte che il Lazio ha creato».
Intanto però nella Regione le somministrazioni agli over 80, come ha puntualizzato anche il governatore Zingaretti su Facebook, sono già iniziate da giovedì per i pazienti ospedalizzati e per coloro i quali sono in terapia - a partire dalla dialisi - in regime di “day-hospital”. A tagliare il nastro è stato l’ospedale San Camillo che entro oggi arriverà a vaccinare circa 250 persone. Ieri poi anche a Tor Vergata è partita la campagna: «Procediamo su pazienti dializzati - spiega Massimo Andreoni primario e direttore della Società italiana di Malattie infettive - ne faremo una decina al giorno considerando anche quei pazienti con 80 e più anni prossimi alle dimissioni».
Ancora: il policlinico Gemelli domani inizierà a vaccinare i pazienti fragili emodializzati a cui seguiranno gli over 80 ricoverati. Il San Giovanni ha raccolto finora l’adesione di una trentina di pazienti mentre il Campus Bio Medico partirà lunedì con le prime dosi. Il calendario prevede un’ottantina di somministrazioni al giorno. E sempre da lunedì la campagna sarà avviata anche al Policlinico Umberto I su circa 200 over 80enni. Lo stesso canovaccio si sta seguendo negli altri ospedali della Capitale, dal policlinico Sant’Andrea al Fatebenefratelli. A ieri delle 96 mila dosi somministrate in tutta la Regione, 4.800 (ovvero il 5%) ha riguardato proprio gli anziani.
TRA DUE SETTIMANE
Dal primo febbraio, invece, partirà a tutti gli effetti la campagna per gli anziani fragili non ospedalizzati anche grazie al supporto dei medici di famiglia per i quali la Regione ha bandito una call per raccogliere le adesioni per le somministrazioni. Certamente saranno utilizzate anche le prime dosi del vaccino Moderna. Al momento ne sono arrivate 6 mila che sono state stoccate all’Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani. Seimila dosi riservate a 3 mila pazienti (analogamente al vaccino della Pfizer anche quello di Moderna prevede una doppia somministrazione a distanza però di 28 giorni e non 21). Intanto i nuovi contagi nel Lazio calano e si attestano a 1.394 casi, di cui 662 a Roma così come scendono ricoveri e decessi ma l’occupazione delle terapie intensive continua a preoccupare con 299 persone rispetto alle 295 del giorno precedente.