Vaccini a Roma, dosi rifiutate e consegne sbagliate: portale dei medici in tilt. D’Amato: con AstraZeneca problemi per tutto aprile

Vaccini, dosi rifiutate e consegne sbagliate: portale dei medici in tilt
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Mercoledì 24 Marzo 2021, 08:00 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 13:50

«Sul portale che smista le richieste dei vaccini anti-Covid, le dosi AstraZeneca per il mio studio risultano consegnate. Ma non me le ha mai date nessuno», racconta Ombretta Papa, medico di base con un ambulatorio a Corso Francia e un altro a Torre Maura. Il bug, aggiunge, «mi ha impedito fino a stasera di procedere con una nuova richiesta. Risultato: ai miei pazienti ho dovuto chiedere di esserlo davvero, pazienti. Di aspettare». Altri dottori di famiglia hanno visto lampeggiare sul «cruscotto», il sito web con cui ogni ambulatorio chiede le fiale per i mutuati, la scritta «richiesta respinta dal farmacista». Cioè dal magazzino dell'Asl.

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Altre aziende sanitarie hanno detto ai dottori che non ci sono abbastanza boccette. Il tutto mentre dall'assessorato alla Sanità, guidato da Alessio D'Amato, forniscono direttive opposte: sulla vaccinazione tocca mettere il turno. Anche e soprattutto per quanto riguarda i medici di famiglia. Finora hanno aderito alla campagna di vaccinazione in 2.198 su 4.216. La metà. «Ma molti altri sono pronti a partecipare, purché ci siano certezze sulle forniture», spiega Pier Luigi Bartoletti, il segretario romano della Fimmg (federazione medici di medicina generale). «Le dosi - aggiunge - non stanno arrivando. Le Asl continuano a mandare indicazioni contraddittorie».
IL «CENSIMENTO»
C'è chi dice che le fiale non ci sono, mentre altri distretti sanitari spingono proprio i dottori di base ad accelerare sui vaccini per gli ultra-ottantenni e i soggetti fragili.

Dante Coccia, medico di base a Tor Bella Monaca: «Ieri mattina avrei dovuto ritirare i miei flaconi, ma finora non ho ottenuto nulla. Ero andato a prenderli al magazzino sanitario, ma quando sono arrivati mi hanno detto che non c'erano più».

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La Regione come detto prova ad accelerare: ieri ai medici di famiglia è stato chiesto con «urgenza» di «predisporre una calendarizzazione della vaccinazione a domicilio dei vostri assistiti ultraottantenni che ancora non hanno ricevuto la prima dose vaccinale e a darne riscontro» entro le 10 di stamattina.
La grande incognita restano le fiale che scarseggiano. Ieri l'assessore D'Amato è stato chiaro: il Lazio, ha rimarcato, è la regione che sin qui ha vaccinato più anziani e pazienti onco-ematologici, ma «con Astrazeneca c'è un problema con i quantitativi del vaccino per tutto il mese di aprile». Che fare? «Andare avanti con Pzifer». Da somministrare anche ai settantenni, non solo agli over 80.

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Per via del balletto delle forniture, il piano cambia in corsa. Ieri mattina ai medici di base era stato comunicato l'ultimo aggiornamento, che prevedeva di iniettare Pfizer agli over 80 e ai pazienti vulnerabili, mentre AstraZeneca sarebbe andato ai 70enni. Ma con l'ennesimo slittamento delle consegne da parte del colosso anglo-svedese, il programma potrebbe essere rivisto ancora.
Darà una mano l'Esercito: ieri il sito della Cecchignola ha aperto alle vaccinazioni dei civili. Si parte con i soggetti fragili, poi toccherà agli altri.
APP PER PRENOTARE
Altra novità: da ieri si può prenotare la dose in un centro Asl tramite app (sempre per over 70 e fragili). Basta scaricare SaluteLazio; ieri in mille hanno riservato un appuntamento col telefonino.

 

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