Maturità, vaccini in 4 hub aperti anche ai professori. Over 40, prenotati 150 mila

Maturità, vaccini in 4 hub aperti anche ai professori. Over 40, prenotati 150mila
di Francesco Pacifico
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Mercoledì 19 Maggio 2021, 00:16 - Ultimo aggiornamento: 19 Febbraio, 08:41

Almeno quattro hub soltanto a Roma dedicati a loro. E prenotazioni gestite direttamente dalla Regione. Apertura anche per gli insegnanti non “protetti”, mentre si somministrerà Pfizer. Prendono forma gli open day per i maturandi del Lazio: al momento l’unica certezza sta nelle date (l’1, il 2 e il 3 giugno), cioè quasi due settimane prima dell’avvio delle prove della maturità, che coinvolgeranno quasi 50mila studenti delle scuole superiori. Ma l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato, anche su questo fronte ha deciso che bisogna muoversi con cautela per evitare gli assembramenti e quindi canalizzare gli alunni su determinati centri vaccinali per evitare pericolose code e ritardare l’attività ordinaria degli hub, in un momento nel quale entreranno nel vivo le somministrazioni per gli under40. Di conseguenza, si guarda in parte al modello già seguito per il primo open day dello scorso fine settimana e che sarà ripetuto nel weekend (ma stavolta con 10mila più dosi, 30mila in totale). I ragazzi dovranno presentarsi per la somministrazione in determinati centri vaccinali della città (a Roma non saranno meno di 4) ma soltanto dopo l’orario delle attività ordinarie: di conseguenza, in media, dopo le 20 o nel pomeriggio per quelli aperti mezza giornata. Se i tempi a disposizione non fossero sufficienti, non si esclude di creare negli hub (dalla mattina) degli accessi dedicati. Un po’ come si è fatto nei mesi più duri del Covid per i pronto soccorso destinati soltanto a chi si era contagiato.

L’applicazione

Sul fronte delle prenotazioni la Direzione sanitaria della Pisana ha chiesto all’ufficio scolastico regionale i nomi dei maturandi, intanto per calcolare le dosi necessarie. Anche per evitare, l’idea è quella di mandare l’orario per l’iniezione direttamente ai ragazzi con un messaggio di testo o una mail. Gli studenti, a loro volta, confermeranno l’appuntamento con il portale SaluteLazio.it. Potrebbe essere utilizzata l’app già messa in campo per gli open day - UFirst - quanto meno per aiutare i ragazzi a presentarsi nel luogo e nel momento giusto, evitando cose. . Siccome la vaccinazione non è obbligatoria e parliamo di dati sensibili di natura sanitaria, gli uffici di via Cristoforo Colombo stanno valutando se questa modalità è consentita. Sul farmaco, come detto, si utilizzerà Pfizer. In un primo tempo si voleva usare J&J, perché il monodose avrebbe risolto il problema dei richiami. Ma il Primo giugno inizieranno anche le somministrazioni dalle farmacie, sempre con Johnson&Johnson, e non è detto che per quella data ci siano fiale sufficienti per tutti. Parallelamente, la Regione sta accelerando anche sulla vaccinazione degli insegnanti e dei bidelli non ancora immunizzati: all’ufficio scolastico regionale è stato detto di segnalare i docenti che non hanno ancora avuto la prima dose, per iniettare loro il farmaco in via prioritaria. In caso estremo, questi professori potrebbero avere un appuntamento anche negli stessi giorni dell’open day per i maturandi. Intanto nel Lazio continuano a scendere i casi di Covid (348), i decessi (14) e i ricoverati (1519) come gli ospiti in terapie intensive (216).

L’assessore D’Amato ha comunicato che «tra qualche settimana saremo in zona bianca, mentre l’immunità di gregge sarà raggiunta ad agosto». Sempre ieri sono state aperte le prenotazioni negli hub per i residenti tra i 51 e i 48 anni. Massiccia la richiesta: oltre 150mila soltanto nella prima giornata. E molti hanno ottenuto un appuntamento già in questa settimana.

Alla mezzanotte di venerdì prossimo toccherà prenotarsi alla fascia 47-44 anni, all’inizio della prossima quelli tra i 43 e i 40. Dopo i nati nel 1981, la Regione supererà il sistema delle prenotazioni per classi d’età e lancerà nuovi centri vaccinali, anche nelle località di mare, per facilitare l’immunizzazione dei più giovani. Guardando ai più “anziani”, sempre la Regione ha comunicato che sono stati «recuperati (cioè rintracciati e convinti, ndr) dai medici di medicina generale oltre 30mila over 80 che non si erano prenotati». Intanto è giallo sulla notizia, trapelata attraverso i social, di alcuni ventenni che dicono di essere stati immunizzati, chiedendo ad alcune cliniche private, se c’erano dosi non utilizzate. La Regione smentisce. Sul fronte dei richiami, invece, Il Tar ha respinto la richiesta di sospensiva presentata da alcuni cittadini contro la circolare del ministero della Salute sul prolungamento dell’intervallo fra prima e seconda dose del vaccino Pfizer. Soltanto i malati fragili, quindi, non dovranno aspettare 35 giorni. «Una notizia importante - ha commentato - che dà serenità e certezza alla campagna vaccinale, evitando pericolosi stop».

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