Sarà a 35 giorni e non più a 28 l'iniezione della seconda dose del vaccino Moderna nel Lazio. Cambia dunque l'intervallo anche per il farmaco anti Covid prodotto dall'azienda statunitense con sede a Cambridge, nel Massachusetts, dopo lo spostamento del richiamo di Pfizer. Una scelta, quella dell'assessore alla Sanità Alessio D'Amato, che punta a immunizzare più persone possibili con la prima dose. Rinviando infatti la seconda si ha la possibilità di aumentare il numero di individui che possono prenotare il primo appuntamento per questo preparato.
Da quando - Saranno spostate tutte le prenotazioni dal 21 maggio in poi.
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Cosa succede - Lo spostamento del richiamo Moderna segue l'ordinanza del 5 maggio scorso del ministero della Salute, che ha recepito il parere del Comitato tecnico scientifico. Gli esperti avevano sottolineato che i richiami per i vaccini a Rna messaggero, ovvero Pfizer e Moderna, potevano slittare a 42 giorni invece che, rispettivamente, a 21 e 28 giorni. E questo per due motivi. Il primo è che lo slittamento non avrebbe influto «sull’efficacia della risposta immunitaria». Il secondo, invece, è che così si sarebbe potuto aumentare il numero di persone immunizzate. La prima somministrazione garantisce infatti in un’elevata percentuale di casi (maggiore dell’80%) una protezione efficace rispetto allo sviluppo del Covid grave.