Covid Lazio, la Regione ai medici di base: dovete vaccinare. Nuovo cronoprogramma: da maggio fascia tra 75 e 79 anni

Covid Lazio, la Regione ai medici di base: dovete vaccinare. Nuovo cronoprogramma: da maggio fascia tra 75 e 79 anni
di Lorenzo De Cicco e Camilla Mozzetti
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Giovedì 11 Febbraio 2021, 00:21 - Ultimo aggiornamento: 07:33

I cari, fidati medici di famiglia stavolta non sono compatti. Anzi: due su 3 non hanno risposto presente alla chiamata alle armi della Regione, che da metà gennaio cerca di reclutare dottori e ambulatori per far decollare la campagna di vaccinazione anti-Covid, appena arriveranno fiale a sufficienza. Finora hanno detto sì 1.400 camici bianchi su 4.216, nel Lazio. Meno di un terzo del totale. Pochi. Ed è una bella grana, dato che le forniture del siero AstraZeneca hanno cominciato ad arrivare nei frigo delle Asl romane. Domanda: chi le somministrerà? L’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato, ha le idee chiare: «Del vaccino Astrazeneca si occuperanno i medici di medicina generale».

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LE CATEGORIE

La strategia messa a punto dall’Unità di crisi Covid in sintesi è questa: i centri delle Asl lavoreranno per immunizzare le fasce d’età più deboli, dagli over 80 in giù, con i preparati di Pfizer e Moderna, più difficili da conservare; il terzo farmaco sin qui autorizzato, raccomandato dall’Aifa a chi ha meno di 55 anni (ma l’asticella con buona probabilità sarà portata a 65), sarà invece spedito negli studi medici.

Ma che deve fare chi non è il fortunato paziente di uno dei 1.400 dottori disponibili? Il tema, secondo D’Amato, non si pone: «Devono aderire tutti». E in concreto come si fa a convincerli? Se l’adesione non cresce, somministrare diventerà obbligatorio? «Certo», risponde il responsabile della Sanità. Il concetto di fondo è uno: quando la campagna diventerà di massa, non basteranno gli hub delle Asl. Sarà «fondamentale» il contributo dei medici di famiglia. Oltre un migliaio ha fatto sapere di voler essere della partita. Ma non basta. Una certa riluttanza tra i dottori, spiega Pier Luigi Bartoletti, il segretario romano della Fimmg (federazione medici di medicina generale) è stata causata delle incertezze sulle forniture: scadenze, dosi, categorie a cui dare precedenza. Il quadro è ancora confuso. «Ma più i dubbi saranno fugati, più la quota di adesioni crescerà», è convinto il numero uno della federazione. Altrimenti la Pisana potrebbe giocare la carta dell’obbligo. Centinaia di medici finora hanno rifiutato parlando di «inadeguatezza» degli studi per forniture complesse come Pfizer e Moderna. Con AstraZeneca il problema non c’è: il flaconcino multidose va conservato in un frigorifero normale, tra i 2 e gli 8 gradi.

 

La Fimmg conta di ricevere le dosi per l’inizio della prossima settimana, forse già da lunedì. La Regione aspetta ancora lumi dal Ministero sui criteri per somministrare il siero. Molto probabilmente il tetto dei 55 anni per AstraZeneca sarà portato a 65: ieri l’Aifa ha aperto agli over 55, dopo l’intervento dell’Oms. Se così fosse, cambierà probabilmente anche lo schema d’emergenza progettato dal Lazio. Che prevedeva di chiamare i pazienti da vaccinare per classi d’età, partendo dai 55enni, scalando poi di anno in anno. Se la platea si allargherà fino ai 65enni, dovrebbero tornare le categorie prioritarie abbozzate dal Ministero: quindi prima insegnanti, forze dell’ordine, vigili urbani, detenuti, lavoratori dei servizi essenziali, come gli autisti dei bus. «Sul vaccino AstraZeneca c’è troppa confusione - conclude l’assessore D’Amato - occorre una parola definitiva dal Ministero».

LE DATE

Per gli over 80, la Regione punta a ultimare le vaccinazioni entro fine aprile. Da fine febbraio si potranno prenotare i 75-79enni (245.279 persone), che inizieranno a essere vaccinati a maggio. Poi si passerà a chi ha tra i 70 e i 74 anni (306.728), con le somministrazioni in partenza a giugno/luglio. Lo step successivo: chi ha tra i 16 e i 69 anni con un alto rischio clinico in caso di contagio della Sars-Cov-2. Per i 14 mila medici libero professionisti ancora da vaccinare, aprirà oggi l’hub di Fiumicino, con le fiale AstraZeneca per gli under 55 ma già ci sono problemi. Ieri 700 medici libero professionisti già vaccinati con prima e seconda dose sono stati richiamati dalle Asl - in particolare la Roma 1 e Roma 2 - per sottoporsi nuovamente alla vaccinazione con AstraZeneca. «Siamo molto preoccupati - spiega Paolo Mezzana, medico - perché evidentemente i colleghi già vaccinati non vengono spuntati dalle liste delle Asl» . 

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