Ugo Tognazzi, la “Tognazza" diventa un museo: apre la storica villa di Velletri

Ugo Tognazzi, la “Tognazza" diventa un museo: apre la storica villa di Velletri
di Stefano Cortelletti
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Martedì 20 Luglio 2021, 07:45 - Ultimo aggiornamento: 20 Febbraio, 01:00

Per tutti gli amanti del cinema è la Tognazza. Non la semplice dimora nelle campagne di Velletri che fu di Ugo Tognazzi, ma un vero e proprio territorio libero. Libero dai pregiudizi e dal conformismo. Casa vecchia, così viene chiamata quella che fino al 1990 è stato il rifugio del grande attore, oggi è un museo inserito nell'elenco delle case memoria d'Italia e aperto alle visite guidate grazie all'associazione culturale Ugo Tognazzi. La Tognazza è un luogo di emozioni, di accoglienza e di ricordi, dove sembra che da un momento all'altro possa spuntare Ugo e la sua famiglia.

Ugo Tognazzi, la villa e i film

 

Rimasta chiusa per dieci anni dopo la sua morte, ha ripreso a vivere grazie alla tenacia del figlio Gianmarco, che abita attualmente nella casa accanto Casa nuova appunto e che ha avviato l'azienda agricola Tognazza, producendo un vino d'eccellenza.

C'è ancora il suo tavolo da biliardo, i premi vinti in quarant'anni di carriera, tutte le locandine dei suoi film. La veranda, trasformata in sala proiezioni, era dove il piccolo Gianmarco dormiva, in una culla che da lì nessuno ha più voluto spostare.

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I DODICI APOSTOLI
C'è il locale dove i venerdì si svolgevano le leggendarie cene dei dodici apostoli, un tavolo volutamente piccolo per fare in modo che tutti i commensali dodici, non uno di meno o uno di più stessero stretti per fare socialità. Il menu? Rigorosamente deciso e preparato da Tognazzi nella grande cucina in pietra. Un tempio del gusto che lo ha reso celebre: qui sperimentava ricette utilizzando solo i prodotti della sua terra. Un precursore, Tognazzi, del chilometro zero. Le serate enogastronomiche a casa Tognazzi sono ancora oggi storia. Ugo invita i suoi amici, attori (su tutti il quasi vicino di casa Vittorio Gassman, che aveva una villa sul monte Artemisio), registi, sceneggiatori, con cui scriveva, inventava e realizzava la maggior parte delle sceneggiature dei film: capolavori come Romanzo Popolare, Amici Miei, In nome del popolo italiano, Il vizietto o La tragedia di un uomo ridicolo sono nati a Velletri. Il regista Marco Ferreri ospite di Tognazzi una sera mangiò talmente tanto che non si fece più vedere in giro per due mesi. Stava scrivendo La grande abbuffata.

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A colpire è anche il grande divano nella sala del camino. Si racconta che una sera Franca Bettoia, moglie di Ugo il matrimonio tra i due fu celebrato a Casa Vecchia nel 1971 passando per quella stanza notò il marito e i suoi ospiti stesi che dicevano parole incomprensibili. Stavano nascendo antani e tapioco, i nonsense della supercazzola oggi diventati i nomi di alcuni dei vini prodotti dalla Tognazza insieme a Conte Mascetti, il nome del personaggio di Amici Miei.

 

Durante la visita vengono raccontate storie e aneddoti sulla carriera e sulla vita privata del padrone di casa. Nessuno spazio delimitato, nessun divieto di sedersi o di toccare. Per un'ora e mezza si è ospiti di Ugo, anche se Ugo non c'è più, e l'ospite è sacro. Chi vuole può anche suonare il pianoforte di casa, magari eseguire La vita è fatta di piccole cose, la canzone portata da Tognazzi al festival di Sanremo, il cui spartito peraltro introvabile è ancora appeso alla parete.

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Così come introvabile è il Rigettario, il libro di aneddoti e ricette scritto da Ugo Tognazzi nel 1977: una copia è in bella mostra nella cucina. Tognazzi è anche celebre per aver accettato la proposta del giornale satirico Il Male che pubblicò finte prime pagine di quotidiani con notizie del tutto fasulle. Tra queste un'edizione straordinaria di Paese Sera che titolava Tognazzi capo delle Brigate rosse, con tanto di foto e finti carabinieri. Quel giornale oggi è appeso alla parete della sala del biliardo. L'attore, che per quella storia ebbe qualche grana lavorativa, rivendicò il diritto alla cazzata, inteso non solo come ammissione dello scherzo, ma anche di prendere la vita alla leggera. Per il centenario della sua nascita, nel 2022, sono in programma una serie di iniziative per celebrare la carriera di Tognazzi. Le prossime visite sono in programma il 31 luglio e il 28 agosto, ma non si escludono ulteriori date.

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