Il dramma familiare ebbe come teatro le case popolari di via della Paranzella, a Ostia, a pochi metri dalla chiesa di Santa Monica. La tragedia prima dell'ora di cena, intorno alle 19.30. «Abbiamo sentito urla e insulti», dissero all'epoca i residenti delle palazzine che si affacciano tutte sullo stesso cortile.
A chiamare i soccorsi fu proprio lo stesso Armando Giannini; credeva che la coltellata contro il fratello Stefano non fosse stata così grave. L'emorragia causata, però, non si fermò; e a nulla portò l'intervento del personale sanitario del 118, seppur arrivati tempestivamente sul posto. Ad uccidere Stefano Giannini era stata proprio quella sola coltellata, inferta al torace. Secondo i riscontri, alla base della lite tra i due fratelli conclusasi tragicamente (ma già in passato, a detta dei vicini, c'erano state pesanti liti tra loro) ci sarebbero stati motivi economici, anche se non è stato mai escluso che almeno uno dei due, al momento della lite, fosse in uno stato di alterazione.
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