Lui ci prova, si fa sempre più insistente, e lei risponde picche. Ma a questo non ci sta e scoppia in una furia assurda tanto da massacrarla di botte. Una storia tutta nata dallo stesso gruppo di amici che aveva deciso, dalla Norvegia, di trascorrere quest’estate un breve soggiorno a Roma.
La sventura ha come protagonista una ventenne norvegese che ora è ricoverata all’ospedale Santo Spirito e ne avrà per più di un mese prima di guarire, con i medici specializzati in chirurgia maxillofacciale che stanno cercando di capire come farle recuperare la funzionalità del naso e della mandibola. In pratica, è stata massacrata dallo stesso amico con il quale, magari, avrebbe portato a casa ricordi felici del loro soggiorno nella Città eterna. Il 21enne norvegese, originario dell'Iraq, è stato condannato a 8 mesi, pena sospesa.
LA STORIA
La comitiva partita dalla Norvegia in direzione Roma era composta da quattro persone: oltre a lei, la vittima, una coppia di fidanzati e un altro ragazzo. Lui è stato individuato come l’aggressore.
I fatti sono successi sabato, intorno alle 20.30, quando lui ha cominciato a prenderla a calci e pugni in vicolo delle Grotte, a Campo de’ Fiori.
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I DANNI
La ragazza ha subito, secondo quanto accertato dai medici dell’ospedale Santo Spirito dove è stata portata dall’ambulanza del 118, danni per 30 giorni di prognosi. Con il naso fratturato e la mascella distrutta, molto probabilmente dovrà essere protagonista di un delicato intervento chirurgico maxillofacciale per rimetterla in sesto.
IL MOVENTE
L’aggressore, di 21 anni, è norvegese ma di origini irachene. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori il giovane avrebbe fatto diverse avance nei riguardi della ragazza, che però avrebbe risposto picche. Questo lo avrebbe fatto andare su tutte le furie e ha scatenato la sua ira prendendola a calci, pugni e schiaffi.
La giovane ancora non riesce a parlare e a raccontare la sua versione dei fatti: le sue parole potranno invece essere utili ai carabinieri della stazione di Piazza Farnese e della compagnia Roma Centro per ricostruire tutti i momenti della vacanza della piccola comitiva e dare dettagli utili per individuare il corretto capo d’imputazione. Non si esclude, infatti, che ci possano essere dettagli in grado di ampliare lo spettro dei reati che possano andare ben al di là della lesione aggravata.
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