Tumore addominale di 24 chili rimosso al Regina Elena di Roma. La paziente di 74 anni sta bene

Tumore addominale di 24 chili rimosso al Regina Elena. La paziente di 74 anni sta bene
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Lunedì 12 Aprile 2021, 20:00

Una donna di 74 anni si è sottoposta a un intervento chirurgico per la rimozione di un tumore addominale del peso di 24 chili. L'operazione, diretta dal dottor Mario Valle ed eseguita dall'unità ad alta specializzazione di neoplasie peritoneali dell'Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma, è durata 8 ore e nonostante i rischi è andata a buon fine. La paziente era arrivata nella struttura a marzo scorso, inviata dal Policlinico dei Castelli Romani dove le era stato diagnosticato un sarcoma. «Siamo riusciti ad asportare una massa così grande - evidenzia il chirurgo Fabio Carboni - con il sacrificio di un solo rene ma risparmiando l'intestino e organi come fegato, milza e pancreas».

Il liposarcoma dedifferenziato diagnosticato alla paziente è una delle forme più aggressive della neoplasia.

L'incidenza di questi tumori retroperitoneali estremamente rari è di circa 1 ogni 100.000 persone l'anno. I pazienti vengono mandati in centri specialistici multidisciplinari che prevedono una presa in carico durante tutto il percorso di cura. La donna ora continuerà a essere seguita da un'equipe presso l'unità clinica Sarcomi e Tumori Rari e verrà curata con terapie innovative.

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Il Regina Elena è un centro di riferimento per i tumori complessi e rari che può vantare mediamente 3/4 interventi all'anno dedicati alla rimozione di tumori dal peso variabile tra i 10 e i 18 chili e già nel 2015 si era distinto per l'asportazione di uno di 30 chili eseguito dalla stessa equipe. Si tratta di tumori che possono infiltrare organi vicini come reni, fegato e milza. L'abilità sta quindi anche nel salvaguardare gli organi adiacenti.

I pazienti con queste rare neoplasie, vengono selezionati inoltre per analisi molecolari a cura del Molecolar Tumor Board del Regina Elena, al fine di ricevere cure sempre più personalizzate. «Questo - conclude Francesco Ripa di Meana, Direttore Generale Ifo (Regina Elena-San Gallicano)- è un ulteriore esempio dell'attività che non si è mai fermata nonostante la pandemia, grazie a procedure e percorsi per garantire massima sicurezza nelle cure ai nostri pazienti fragili».

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