«Bollette a metà prezzo»: così il Caf truffava i clienti, con una lettera (falsa) del Vaticano

«Bollette a metà prezzo»: così il Caf ha truffato centinaia di clienti
di Adelaide Pierucci
3 Minuti di Lettura
Domenica 20 Gennaio 2019, 10:12 - Ultimo aggiornamento: 10:16
Promettevano il sogno di tutti: pagare le bollette al cinquanta per cento. E con una soluzione facile: bastava recarsi al loro centro servizi sulla Casilina, un Caf in cui gente in difficoltà poteva risolvere anche questioni legali, e sbrigare piccole commissioni, come il pagamento di tasse, bollette e assicurazioni. A garantire il miracoloso sconto, la mano tesa del Vaticano, pronto a saldare la cifra rimanente. Ma era tutta un truffa. «La padrona del centro - era la spiegazione - è figlia illegittima del Monsignor Ruini».

Una bugia talmente assurda e inverosimile che tuttavia è riuscita a fare leva su alcune persone, in particolare quelle in difficoltà economiche. A escogitare la truffa diabolica la patron del centro Barbara Pompei, con l'appoggio della sua fidata segretaria Paola Acquaviva.

Le due donne ora sono finite a processo per aver intascato decine di migliaia di euro raggirando una sfilza di malcapitati, gente per di più con una profonda fede. Nessun debito saldato, nessuna bolletta pagata. I soldi finivano direttamente in tasca alle due donne. Così chi credeva di aver scelto la via miracolosa di poter pagare fatture a metà ha rischiato di finire protestato.

LE CREDENZIALI
Le cedoline lasciate come ricevute venivano taroccate. «Non potevamo immaginare un inganno tanto diabolico», ha detto una testimone in aula. Le due donne, per convincere chi tentennava, esibivano un documento. Una lettera spedita dal Vaticano, con tanto di firma (falsificata) del cardinale Tarcisio Bertone. Oggetto: Mandato di collaborazione. Poche righe per ingannare: La sezione degli affari interni della Segreteria di Stato della Chiesa Vaticano rilascia un mandato di collaborazione a tempo indeterminato alla signora Paola Acquaviva con il Caf Centro Nazionale del Lavoro di via della Catena per aiutare le persone e le ditte sul territorio di Roma e dintorni in ogni loro mancanza sia economica che legale e civile.

E su alcuni siti web il messaggio è risultato ancora più esplicito. In primo piano una modella sorridente e sullo sfondo l'intestazione: Centro Nazionale del Lavoro Ufficio del Vaticano. Lo slogan, rilanciato anche sul web (centronazionalevaticano.one): «Operiamo in tutti i settori per aziende e privati. Si effettuano tutti i pagamenti. Tasse, utenze e assicurazioni. Tutto al 50 per cento a carico dell'utente, il restante 50 per cento a carico del pontificio vaticano».

PUBBLICITÀ
Ed ancora sui volantini: Per la prima volta a Roma viene aperta una agenzia per concessione Vaticana da parte del cardinale Camillo Ruini. L'agenzia farlocca è stata chiusa nel 2016 dopo un paio di anni di attività. Tra le vittime raggirate persino la segretaria, una disoccupata che ha rinunciato al sussidio per il nuovo lavoro. Anche lei aveva cominciato a pagare bollettini, assicurazioni e F24 consegnando i soldi alla titolare del centro e alla sua tuttofare. Nel giro di pochi mesi lei come altre decine di persone in buona fede si sono ritrovate travolte dai solleciti di pagamento. All'avvocato Vincenzo Comi il compito di provare che non si sia trattato di un raggiro.
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA