Trevignano, uccide mamma e vicina. Il figlio di una delle vittime: «Io e l'assassino di mia madre cresciuti insieme»

Trevignano, uccide mamma e vicina. Il figlio di una delle vittime: «Io e l'assassino di mia madre cresciuti insieme»
di Camilla Mozzetti e Chiara Rai
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Lunedì 7 Giugno 2021, 07:29 - Ultimo aggiornamento: 08:23

Arriva da Anguillara non appena i carabinieri lo informano che sua madre è stata uccisa. Ha gli occhi sporchi di lacrime, Alessandro, il figlio di Emanuela Senese, la vicina di casa morta ieri nell'androne del palazzo in via di Vigna Rosa a Trevignano per mano di Andrea Bocchini, 34 anni, che pochi minuti prima aveva colpito a morte la madre Graziella Marzioli. «Se fossi stato in casa con lei - dice - questo non sarebbe successo. Andrea lo conosco da anni, siamo cresciuti insieme. E conoscevo i suoi problemi ma non ho mai creduto che fosse una persona violenta, aggressiva».

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Alessandro come tanti altri residenti era al corrente delle frequenti liti che il 34 enne aveva con la madre. «Mamma me lo raccontava - prosegue - ma considerata la situazione era comprensibile».

Vuole sapere tutto, conoscere ogni dettaglio di questo terribile delitto per cui «Non riuscirà mai a capacitarmene - conclude l'uomo - e probabilmente non lo potrò mai perdonare, perché dover dire addio a mia madre così è inumano, che sarebbe morta l'avevo chiaramente messo in conto ma per l'anzianità o per una malattia un giorno lontano da questo». Mentre la pioggia inizia a cadere battente su questa strada in salita che dista pochi metri dal lago di Bracciano, i residenti si affacciano ai balconi e scuotono le teste. Alcuni si passano le mani sul volto quasi a reprimere un urlo di disperazione. Di fronte al palazzo chiusa in auto c'è anche la sorella di Bocchini, Donatella, e l'avvocato di famiglia: «Non riesce a parlare è una tragedia per tutti». Andrea intanto è in ospedale. Dopo l'aggressione in cui è morta la madre e la vicina di casa ha provato a scappare ma i carabinieri della compagnia di Bracciano e i militari del Nucleo Investigativo di Ostia lo hanno subito fermato. Dovrà rispondere dell'accusa di duplice omicidio volontario.

 


I VICINI
«Ultimamente, Andrea e la madre Graziella litigavano, lei sembrava angosciata perché il figlio era sempre in cerca di soldi ma non aveva un lavoro, secondo me questo periodo di pandemia e la morte del padre qualche anno fa, hanno cambiato quel ragazzo». A parlare è una signora che abita in via Vigna Rosa, non lontano dal civico 11, dove appena dopo la curva ci sono una serie di palazzine a schiera marroni con i balconi, quasi tutti con vista lago. Nel piccolo paesino di Trevignano che si affaccia sul lago di Bracciano, i cittadini hanno fatto scudo intorno alla tragedia che li ha colpiti e non parlano volentieri ma tutti conoscono le due vittime e il loro carnefice. Graziella Marzioli ed Emanuela Senese erano vicine di casa e buone amiche: «Graziella dice una trentenne coetanea del figlio Andrea - era una persona religiosa, molto devota al santo patrono del paese San Berbardino, legata ai figli Donatella di 43 anni e Andrea, al loro cagnolino che portava la mattina a spasso. Meglio non ricordare le disgrazie che ognuno ha in famiglia, siamo tutti scossi, Andrea aveva problemi però di recente era tranquillo. Era in cura dopo avere avuto una brutta crisi e devastato casa». Un messaggio di invito a mantenere un profilo basso è partito dal vicesindaco Luca Galloni che conosce tutti i suoi concittadini: «L'Amministrazione Comunale e l'intera comunità trevignanese dice Galloni - si stringono con affetto e calore alle famiglie colpite da un tragico evento. Chiediamo gentilmente a tutti di rispettare nel silenzio il dolore profondo che sta vivendo la nostra cittadina». Stesso identico appello lo ha lanciato la sindaca Claudia Maciucchi. Una signora anziana piange: «Graziella era nonna, aveva due nipotini perché la figlia Donatella era sposata, era una donna forte, amava cucinare con loro».

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