Tram, da Flaminio a Casaletto: «Sei linee a rischio sicurezza»

Tram, da Flaminio a Casaletto: «Sei linee a rischio sicurezza»
di Fabio Rossi
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Martedì 4 Giugno 2019, 07:52 - Ultimo aggiornamento: 07:53


Sei linee di tram, 31 chilometri di binari, tanti problemi e rischi per la sicurezza. Dalla manutenzione carente (o completamente assente) dei binari alle vetture del Dopoguerra, passando per un territorio della Città che non presenta quelle situazioni ideali (strade rettilinee e dislivelli quasi nulli) ritrovabili, per esempio, a Milano. Nella Capitale, invece, quello dei tram è un vero percorso a ostacoli, con pendenze ai limiti della praticabilità tecnica in diverse strade: dal parco del Celio alla circonvallazione Gianicolense, fino ai Parioli.

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LA CURA MANCATA
La rete tranviaria romana si snoda intorno ad alcuni hub, spesso molto indietro con la manutenzione. È il caso di Porta Maggiore, dove andrebbero completati i lavori di risistemazione dell'area. Così come, secondo i tecnici, andrebbe rapidamente messa in campo una campagna di lavori ad ampio raggio. In particolare sui tratti di binari più vecchi e su quelli prossimi gli scambi, dove più alta è la possibilità di deragliamenti. Ma i fondi disponibili sono pochi, e la durata delle gare d'appalto rende difficile utilizzare anche le scarse risorse stanziate.
 

 


I MEZZI
Non bastassero questi problemi, anche l'età media dei tram utilizzati non aiuta: dei 164 mezzi che attualmente compongono la flotta tranviaria di Atac, una quarantina ha superato la soglia dei 70 anni. Si tratta dei Tas (tram articolato Stanga), realizzati dall'ufficio meccanica Stanga di Padova, consegnati ad Atac nel 1948 (inizialmente erano 58) e attualmente utilizzati sulle linee 5 (dalla stazione Termini a piazza dei Gerani), 14 (Termini-viale Palmiro Togliatti) e 19 (piazza Risorgimento-piazza dei Gerani). Qui il problema non è tanto l'anzianità di servizio (a Milano continuano a circolare vetture risalenti agli anni Venti del secolo scorso) quanto la carenza di manutenzione, ancora più necessaria su mezzi così vecchi: l'ultimo intervento di un certo rilievo risale agli anni 80, quando sono stati rifatti carrelli e impianti elettrici.

GLI INTERVENTI
D'altronde i lavori di ammodernamento della rete tranviaria, quando si fanno, sono lentissimi: tra piazzale Ostiense e la stazione Trastevere la linea 3 è stata sostituita con navette per lavori di sostituzione dei binari nel 2005, ed è stata riattivata solo nel 2016. Ieri, dopo il deragliamento di un tram all'altezza di piazza Carracci, sono partiti i lavori di rinnovo della pavimentazione lungo i binari di alcune linee: le strade interessate sono via Flaminia, viale Tiziano, piazza Thorvaldsen, viale Rossini, viale Liegi, viale Regina Margherita e viale Regina Elena.

IL PIANO
Nelle intenzioni del Campidoglio c'è un potenziamento progressivo della rete: a partire dal tram dei Fori, che collegherà largo Corrado Ricci con la stazione Termini. Il piano dell'amministrazione comprende anche una nuova linea tranviaria a viale Marconi, dalla fermata della linea B della metropolitana alla stazione di Trastevere, dove si collegherebbe ai binari del tram 8. Quindi in via Tiburtina, da piazzale del Verano alla stazione Tiburtina, in via Palmiro Togliatti, da Cinecittà a Ponte Mammolo. Si tratterebbe di una svolta decisa: dopo il 1998, quando è stata inaugurata la linea 8, l'unico intervento di ampliamento della rete nella Capitale è stato il prolungamento dei binari dello stesso tram 8, da Torre Argentina all'attuale capolinea di piazza Venezia.
 

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