Torvaianica, rincari selvaggi per la sosta a pagamento: denuncia all'Antitrust

Un parchimetro a Torvaianica
di di Moira Di Mario
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Domenica 19 Maggio 2019, 11:09
Finisce sul tavolo dell’Antitrust la sosta a pagamento a Pomezia e Torvaianica. Il costo, 1 euro l’ora, può essere liquidato in contanti, oppure attraverso il telefonino utilizzando una delle applicazioni fornite dalla Siat, la società che gestisce il servizio. Fino allo scorso anno le App erano solo due (Orang Parking e MyCicero) assolutamente gratuite per i cittadini, così come prevede il capitolato. Da quest’anno però se ne è aggiunta una terza, EasyPark, che applica una commissione di quasi il 30 per cento, facendo così lievitare il costo del parcheggio a 1 euro e 29 centesimi, senza alcuna comunicazione preventiva agli automobilisti, nemmeno da parte del Comune. A presentare l’esposto all’Autorità garante della concorrenza e del mercato è stata la sezione pometina della Lega Consumatori, dopo le polemiche e le protese dei residenti. Il presidente Dario Ferraro ipotizza addirittura una «pratica commerciale scorretta», poiché l’unica pubblicità apparsa sui parchimetri è quella della EasyPark. «Induce in errore il consumatore perché – si legge sull’esposto – in assenza di indicazioni o comunicazioni evidenti da parte dell’amministrazione, molti cittadini hanno presunto che si trattasse dell’applicazione da usare per pagare la sosta, inconsapevoli del fatto che la nuova app EasyPark, prevede ad ogni pagamento una commissione a carico dell’utilizzatore che, per una sosta di un’ora, ammonta a 29 centesimi».
Secondo il presidente Ferraro, inoltre, il messaggio che appare sui parchimetri sarebbe ingannevole «poiché le informazioni – prosegue l’esposto – sono presentate in modo oscuro e ambigue e in maniera intempestiva». Insomma ad applicazione già inviata e quando la commissione è già addebitata. Così la Lega Consumatori ha chiesto all’Antitrust di inibire la pubblicità e di multare la società. A sollevare il caso per primo era stato il consigliere di opposizione ed ex sindaco Fabio Fucci che non aveva risparmiato critiche ai suoi ex colleghi di Movimento. Secca la replica da parte dei pentastellati i quali sulla pagina Facebook 5 Stelle di Pomezia avevano addirittura dato del “bugiardo”, a Fucci. «L’unica cosa che è cambiata – scrive il Movimento in un post - è la possibilità di usare diverse app per pagare la sosta, come in tutta in Italia». Senza tuttavia precisare il costo aggiuntivo dell’applicazione. Sulla vicenda, che sta creando imbarazzo tra alcuni esponenti dell’amministrazione, l’assessore ai Lavori Pubblici, Federica Castagnacci, che si occupa anche della sosta a pagamento non ha chiarito se il Comune sia stato avvisato dalla società dell’esistenza della nuova applicazione.
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