L'EMERGENZA
Dunque, i bandi non partono dal 2017. Se i netturbini di Ama li incontrano devono anche stare attenti. Il contatto con gli escrementi e l'urina di topo è pericoloso: porta infezioni gravi tra cui anche la meningite, sottolineano gli esperti. Un esempio recente? L'area della Stazione Tiburtina è considerata off limits. Il comitato di residenti ha scritto alla municipalizzata e al Comune segnalando i cumuli di rifiuti che stazionano lì da mesi, le pozze di urina e di escrementi. La risposta degli operatori è stata uno scaricabarile: «È competenza dell'Ufficio Igiene». In sostanza hanno detto che c'è un serio rischio sanitario e pertanto «è troppo pericoloso pulire». L'opposizione sta cercando, invano, di capire cosa blocchi gli interventi di disinfestazione. L'ultima interrogazione della dem Valeria Baglio è una gragnuola di domande ancora inevase: «Sono state finora bandite gare ponte per la derattizzazione? C'è un progetto più strutturato di interventi? O si persevera nell'inerzia mentre la città è invasa dai roditori attratti dai cumuli di rifiuti?».
Gli ultimi ratti in azione sono stati avvistati ieri in viale Don Pasquino Borghi, all'altezza civico 200, nel quartiere Torrino. «Ci sono cassonetti pieni di umido e un gran numero di topi.
Alla stessa altezza si trova un parco comunale con i giochi dei bambini, dove i topi vanno a mangiare i rifiuti», così una drammatica segnalazione che fa parte di una lunga lista di lamentele che i romani non sanno più a chi rivolgere. Il Presidente della Commissione Ambiente Daniele Diaco l'ha presa con calma zen e sottolinea che anche su questo fronte l'amministrazione M5S si è distinta: «Per la prima volta faremo un bando europeo di 2 milioni e 450mila euro per la derattizzazione in tutta la città, con l'ausilio di metodi eco-sostenibili e di prodotti cruelty-free (non crudeli, ndr)». Ma qui di crudele c'è che i bandi non partono.
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