Le strisce blu a Tivoli arrivano anche nel parcheggio davanti al cimitero, e si apre un nuovo fronte della polemica che punta il dito contro i nuovi indirizzi della giunta Proietti sulla sosta a pagamento nella Città dell'Arte. La tassa sui defunti, come molti l'hanno ribattezzata, fa discutere. «Dopo viale Cassiano, via del Governo e viale Mannelli (e ne arriveranno altre) attacca dall'opposizione il capogruppo della Lega, Andrea Napoleoni - mettere le mani nelle tasche di chi va a visitare i defunti dimostra assoluta mancanza di rispetto, arroganza e scarso buonsenso. Lì c'è il capolinea dei bus Cotral e vicino due scuole, ma è utilizzato pure dai residenti».
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La protesta è dilagata anche sui social, con tanto di foto dei lavori in corso davanti al camposanto. Ma da Palazzo San Bernardino, in quanto ai servizi per chi fa visita ai defunti, l'interpretazione è diametralmente opposta: «Le strisce blu sono state applicate nel centro della piazza, per una quarantina circa di stalli replica l'assessore all'Ambiente e Mobilità, Gianni Innocenti - proprio perché la presenza del capolinea implica il fatto che molti pendolari che prendono le corriere lasciano l'auto lì per intere giornate. Significa che chi viene al cimitero li trova sempre occupati. La sosta a pagamento può assicurare un migliore turn over. Aggiungo che i posti con striscia bianca ai margini sono utilizzati impropriamente come parcheggi fissi per camper, e anche questo va risolto con un disco orario».
LA PETIZIONE
Intanto, per martedì, i consiglieri comunali di centrodestra hanno annunciato i risultati della petizione contro le strisce blu che stanno avanzando a macchia d'olio in tutta la città: 1.700 firme.
Ma dall'opposizione insistono: «Lo scopo è fare cassa aggiunge Napoleoni - E allora sarebbe opportuno affrontare altre situazioni. Per esempio continuano a rimanere in giallo gli spazi dove prima della differenziata c'erano i cassonetti: lì si parcheggia e nessuno può fare multe. E da tre anni non vengono rinnovati i permessi Ztl per i residenti: in centinaia girano quindi con pass scaduti».