Tivoli, gli avvocati protestano davanti al Tribunale: «Far ripartire subito le udienze»

Gli avvocati riconsegnano i codici davanti al Tribunale di Tivoli
di Fulvio Ventura
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Sabato 30 Maggio 2020, 11:24
Armati di toga e codice civile gli avvocati di Tivoli hanno manifestato, ieri mattina, per la ripresa delle attività di giustizia. In contemporanea con molti altri tribunali in tutta la penisola, i legali tiburtini hanno intonato le strofe dell’inno d’Italia e poi hanno lasciato, alcuni lanciato con rabbia, i codici civili sugli scalini d’ingresso al palazzo del Tribunale di viale Arnaldi. Dietro l’iniziativa i protocolli di sicurezza diversi da tribunale a tribunale, le udienze rinviate anche di mesi e, più in generale, un ritorno alla normalità che sembra ancora molto lontano per la giustizia. Nonostante la pioggia, una cinquantina di avvocati alle 12 in punto hanno fatto scattare il flash mob proposto dal comitato Giustizia Sospesa.
«Una manifestazione pacifica che abbiamo organizzato per rappresentare il nostro malessere rispetto alla sostanziale sospensione delle attività giudiziali nell’attuale fase 2 dell’emergenza pandemica. Abbiamo condiviso e sostenuto, nella fase 1, un sacrificio che era giusto, a tutela del diritto alla salute e alla vita. Ma la nostra voce non è stata ascoltata al momento del passaggio alla seconda fase». La rabbia degli avvocati è data dai tanti provvedimenti presi«in uno stato di totale incertezza che travolge i diritti dei nostri assistiti, l’esercizio dei nostri doveri e funzioni e lo svolgimento delle nostre attività economiche». «Abbiamo aderito a questa iniziativa - spiega Agnese Lauretti, promotrice del flash mob insieme ai colleghi Valter Cara e Monica Rossi - perché l’ordinario corso della giustizia ancora non è ripreso. Non si può continuare a lavorare con il regime adottato durante il lockdown. Questa è stata un’iniziativa trasversale, partita dal basso. La scelta dell’Inno d’Italia è perché ci rappresenta, mentre poggiare i codici rappresenta la sospensione della giustizia. Questa iniziativa l’abbiamo estesa ai nostri colleghi e con un tam tam tra di noi ha avuto una buona risposta nonostante sia stata organizzata con un paio di giorni».
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