ll Tevere navigabile con barche elettriche, ascensori, banchine rifatte, turisti che vanno e vengono da Fiumicino via fiume: è il frutto di un mega progetto da 420 milioni grazie al Recovery Fund, su spinta del Mit. E che vede coinvolti diversi soggetti ed enti: Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino centrale, Regione Lazio, Città Metropolitana di Roma, Comune di Roma, Comune di Fiumicino, Capitaneria di Porto di Fiumicino, Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno centro settentrionale. In sostanza, si tratta di dare una spinta vitale a Roma attraverso il suo fiume, che è un po’ il suo cuore pulsante.
Roma, ciclabili, Tevere e treni, piano da un miliardo, ma è senza coperture `
MODELLO PARIGI
La presenza di una via navigabile all’interno della Capitale completa quindi un quadro d’insieme, a livello europeo, con le altre capitali già dotate di pari attrattiva (Parigi, Vienna, Budapest) e la valorizzazione turistica e ambientale che favorirà in Italia, rende l’oggetto dell’intervento importante in questo momento dove il mondo è alle prese con l’emergenza Covid.
I PRECEDENTI
Sul Tevere sono tanti i progetti in passato. Non è mai successo nulla. «Ma che questa volta, oltre ai progetti e alla volontà politica, ci sarebbero anche le risorse - spiega Roberto Traversi, sottosegretario del Mit -. Dipende tutto dall’Europa: se il nostro piano sarà approvato avremmo risorse certe che sarebbero specificatamente destinate ai progetti presentati. Una condizione mai avuta in precedenza. Per questo stiamo lavorando tutti insieme. Ho incontrato proprio in questi giorni la vicesindaca della Città Metropolitana di Roma Teresa Zotta e il Comune di Roma è ovviamente coinvolto. Nella tragedia mondiale causata dalla pandemia abbiamo l’occasione unica di finanziare un progetto che per Roma sarebbe rivoluzionario». Il Mit, per la scelte dei progetti da finanziare con i 209 miliardi destinati all’Italia, ha pensato a «infrastrutture portuali green e trasporti sostenibili. In quest’ottica la navigabilità del Tevere rappresenterebbe uno strumento potentissimo per ampliare l’offerta di trasporto pubblico locale lungo una direttrice normalmente congestionata». E poi «l’elettrificazione dei trasporti è un processo irreversibile e fondamentale, tanto sulle strade quanto in acqua. Per questo con il ministero dell’Ambiente stiamo lavorando ad un piano per l’incentivazione dell’utilizzo dei motori a trazione elettrica nella nautica», conclude Travisi.