Terza dose nel Lazio, vaccini a domicilio e nelle farmacie: si parte dall’Umberto I

Terza dose, si parte dall’Umberto I. «Poi vaccini anche a domicilio»
di Flaminia Savelli
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Venerdì 17 Settembre 2021, 00:37 - Ultimo aggiornamento: 12:45

Il programma vaccinale della Regione Lazio è al giro di boa: da ieri sono iniziati i richiami per i pazienti fragili. Si tratta di dieci categorie di malati tra trapiantati e immunocompromessi per un totale di circa 12 mila pazienti. Mentre prosegue la corsa per raggiungere l’85% degli immunizzati over 12 entro la fine del mese. Intanto si allarga l’inchiesta dopo la violazione dell’attacco hacker al sistema informatico e telematico dell’ospedale San Giovanni Addolorata.

Domenica notte i cyber criminali hanno mandato in down l’intero sistema oscurando dati e rendendo inaccessibili 300 server.

I tecnici stanno ripristinando la rete mentre la Regione ha dato il via alle operazioni di backup dei dati in tutti gli ospedali del Lazio. Già aperto il fascicolo in Procura. Il procuratore Michele Prestipino e l’aggiunto Antonello Racanelli indagano per: “accesso abusivo al sistema informatico e tentata estorsione”.

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LA CAMPAGNA 

Il piano per la terza dose è stato presentato ieri al centro pazienti immunodepressi all’Istituto Eastman Umberto I di viale Regina Elena, con il presidente del Centro nazionale trapianti Massimo Cardillo, il presidente regionale Nicola Zingaretti, l’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato. «È una fase molto importante della campagna vaccinale - ha detto il presidente Zingaretti - corriamo e siamo vicini all’85% nel Lazio di prima e seconda dose per gli over 12 ma non c’è dubbio che aprire immediatamente alla terza dose come stiamo facendo è un segnale di fiducia e speranza». I 300 pazienti in cura al centro Eastman saranno dunque i primi a ricevere la terza dose di vaccino anti Covid entro il prossimo 21 settembre.

L’obiettivo è di completare il ciclo per tutti i pazienti fragili entro la fine del mese: nelle altre strutture ospedalieri si partirà lunedì. Quindi si procederà con le altre fasce, a partire dagli over 80. L’assessore D’Amato precisa: «Nessuna fuga in avanti rispetto al programma nazionale» ma guarda avanti e saranno gli anziani i prossimi in lista per i richiami. «Chi era stato vaccinato a casa nella prima fase, lo sarà anche in questa - anticipa la Regione - mentre chi si era prenotato ed era andato dal medico di base, procederà nello stesso modo». Per le terze dosi confermate anche le 700 farmacie che stanno partecipando alla campagna. Mentre calano i positivi nella Capitale: secondo l’ultimo bollettino, ieri i nuovi positivi sono stati 149 contro i 222 del giorno precedente. In calo anche quelli regionali, 314 nuovi contagiati contro i 371 di mercoledì. I decessi invece sono stati tre e 488 i guariti. 

I NO VAX RICOVERATI

Si alleggerisce la pressione sulla rete ospedaliera. Come confermano i dati i ricoveri ordinari sono al 64% mentre le intensive restano al 41%. Continua la discesa anche dell’RT, arrivato a 0,74: «Si tratta di numeri importanti e incoraggianti - ha commentato l’assessore D’Amato - che confermano la validità della campagna di vaccinazione, anche in relazione a quello che sta accadendo a livello nazionale».

Intanto sui nuovi ricoverati in terapia intensiva: «Il 95% dei ricoverati non si erano immunizzati. Mentre il 5% sono i fragili con gravi patologie pregresse» precisa Massimo Antonelli, il direttore dipartimento di Anestesia e Rianimazione del Policlinico Gemelli Irccs di Roma. Non solo: la fascia di età dei nuovi ricoverati è leggermente scesa a 45 anni. «I non vaccinati contagiati che abbiamo curato - spiega il professor Antonelli - una volta messi davanti alle gravi conseguenze del Covid si sono ricreduti e nolti stanno convincendo i no vax della loro cerchia di conoscenti a vaccinarsi». 

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