Tari, sconto per i negozianti di Roma: «È doppio rispetto al 2020»

Tari, sconto per i negozianti di Roma: «È doppio rispetto al 2020»
di Emiliano Bernardini
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Venerdì 23 Luglio 2021, 00:17 - Ultimo aggiornamento: 17:48

Lo sconto Covid sulla Ta.Ri. sale fino al 53,2%. Anche se le riduzioni si vedranno in bolletta a fine anno, a dicembre. Nonostante le richieste delle imprese, il comune non è riuscito a inserire gli sconti già nella prima rata e questo ha finito per colpire alcune categorie impoverite dal Covid, come gli avvocati, che si sono visti arrivare con al prima bolletta una forte stangata. E’ quanto stabilito dall’ultima delibera del Campidoglio con oggetto “Pagamento Ta.Ri. 2021". A beneficiarne saranno le utenze non domestiche di Roma colpite dalle misure restrittive per la pandemia. E dunque bar, ristoranti alberghi e le altre categorie sottoposte a chiusura per via del Covid. Uno sconto si legge nella delibera firmata dall’assessore allo Sviluppo, Andrea Coia che sarà «più del doppio rispetto allo scorso anno quando lo sgravio fu del 25%». Ma anche le altre categorie non inserite in delibera potranno fare richiesta «motivando adeguatamente l’istanza in relazioni ai danni». 

Tari, aumentato lo sconto 


«Denunciamo da tempo l’assurdità di bollette Tari a tariffa piena per il 2021.

Finalmente arriva dalla giunta capitolina la delibera con la quale si approva una riduzione del 53% della tari 2021 per le utenze non domestiche colpite dalle misure restrittive». È quanto dichiara in una nota il presidente di Fipe Roma, Sergio Paolantoni. «Un risultato importante - spiega - che tuttavia non cancella che nella capitale bar e ristoranti pagano una tariffa tra le più alte d’Italia. Il prossimo passo dovrà essere quello di rivedere le tariffe per rispettare il principio “chi inquina paga”».


IL MECCANISMO 
Quest’anno il governo ha aumentato le risorse ai Comuni per gli sconti Covid: Roma ha avuto 44 milioni di euro contro i 35 anni del 2020. Ma utilizzando i fondi non spesi in questa direzione proprio lo scorso anno il Campidoglio si è ritrovato con un tesoretto da 11 milioni, utile per abbassare il totale dell’imposta da raccogliere. Se il lordo del gettito è passato in 12 mesi da 791 a 819,6 milioni, grazie a questi 55 milioni, il netto da incassare scende da 755,9 a 749,7 milioni di euro. Ma come detto, gli sconti non sono per tutti.

Per esempio e nella parte fissa della tariffa, una famiglia di 4 persone vede salire il prezzo di un metro quadro da 3,39 a 3,40; guardando alle imprese, le utenze non domestiche, 27 centesimi a metro quadro più per gli alberghi, 37 per i negozi di abbigliamento, quasi un euro per bar, caffetterie  e pasticcerie. Diverso discorso per chi ha patito di più la crisi Covid. Automaticamente si vedono tagliare del 53 per cento la parte variabile della tariffa gli esercenti chiusi nel lockdown.

 
La delibera approvata a fine giugno permette il differimento, senza applicazione di sanzioni e interessi, del pagamento delle bollette relative al primo e secondo trimestre del 2021. 
 

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