Roma, beffa Tari: sconti ma non per tutti, si paga anche per i morosi

Roma, beffa Tari: sconti ma non per tutti, si paga anche per i morosi
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Giovedì 24 Settembre 2020, 01:03 - Ultimo aggiornamento: 01:04

Sconti per la Tari ma non per tutti: infatti nel 2020 otterranno una riduzione della tassa da pagare per la raccolta dei rifiuti soltanto le famiglie e le aziende che hanno registrato - come prevedono i Dpcm del governo per gestire la fase Covid e le delibere dell’autorità del settore, l’Arera - un crollo del reddito o del fatturato in seguito alla pandemia. Per tutti gli altri, invece, si rischia un piccolo aumento. È giallo su quanto si pagherà a Roma - dove si versano circa 78 euro in più del resto d’Italia - per la raccolta della spazzatura, per la pulizia della città e per lo smaltimento. E per capirlo bisogna ricostruire tutti i pezzi attraverso gli atti del Campidoglio. Martedì scorso la giunta Raggi ha approvato il nuovo piano finanziario per Ama (che deve essere poi vagliato dall’Assemblea Capitolina) nel quale ci sono due importanti novità: il costo del servizio gestito dalla municipalizzata sale per quest’anno a 819,5 milioni di euro, 33 milioni di euro in più rispetto ai 786,9 euro del 2019. Poi, visto l’aumento dei costi, si ipotizza un aumento della tariffa sopra al 4 per cento, ma soprattutto la giunta ha deciso di recuperare nei prossimi quattro anni circa 103 milioni di euro di Tari che Ama non ha incassato tra il 2000 e il 2009, facendoli pagare all’utenza.

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Sempre nella stessa giornata la giunta ha approvato anche la “Determinazione delle misure della tasse dei rifiuti”, cioè l’atto - anche questo dovrà ottenere il via libera del Consiglio comunale - per decidere sia le tariffe sia a quali categorie applicare gli sconti previsti per gli utenti (famiglie e imprese) colpiti dal Covid. Nel 2020 gli incassi per il balzello saranno a livello nominale di 791 milioni. Ma siccome il governo (attraverso Arera) girerà circa 35 milioni di euro al Campidoglio per ristorare tutta la parte di attività che non sì è fatta durante i mesi del lockdown, il gettito complessivo scenderà a 756 milioni.

DA PALAZZO SENATORIO Di fronte a questi numeri il Campidoglio ha cantato vittoria. E dopo una giornata scandita da voci che andavano in senso contrario, ha rivendicato, che «anche per effetto delle riduzioni adottate a livello nazionale e locale per contrastare l’emergenza Covid-19, il prelievo complessivo a carico dell’utenza sarà pari a circa 756 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai quasi 763 milioni del 2019 e ai 771 milioni del 2018». Ma questo no n vuol dire che tutti pagheranno meno Tari. Come si legge nella seconda delibera - quella sulla “Determinazione delle misure della tasse dei rifiuti - gli sconti che valgano circa 35 milioni sono destinate soltanto ad alcune utenze domestici e a imprese. In poche parole, 20 per cento in meno alle famiglie disagiate e giù del 25 per cento per negozi, ristoranti, laboratori e aziende che hanno chiuso la loro attività per i giorni del lock down. Tutti questi soggetti dovranno presentare domanda per ottenere lo scontro entro il 31 dicembre di quest’anno, altrimenti perderanno il beneficio. Il Comune ha poi fatto sapere che sempre per queste categorie «prevede un’ulteriore agevolazione: il pagamento delle bollette slitta di un anno e sarà consentito, senza applicazione di sanzioni e interessi, entro il 15 dicembre 2021». E per gli altri utenti di Ama che non hanno ricevuto contraccolpi dalla crisi? Per loro non soltanto nessuno sconto, ma c’è anche il rischio che nel computo delle tariffe - Ama ha soltanto emesso le bollette della prima rata - si ritrovino quell’aumento del 4 per cento lordo, comprensivo di Iva, necessario sia a coprire i maggiori costi del servizio sia il recupero dei 103 milioni di evasione, che Ama considera crediti inesigibili. Soldi che in ogni altra società del mondo andrebbero considerati persi oppure andrebbero “venduti” a una realtà di factoring, di recupero credito, come cartolarizzazioni.
In via Calderon de La Barca, per quelli che non sono soggetti a sconti, gira già una stima per gli aumenti: +2,59 per cento medio alle imprese e +2,87 per le famiglie. Intanto, durante una seduta della commissione comunale Trasparenza, l’assessore al Bilancio, Gianni Lemmetti, ha comunicato che a breve saranno approvati i bilanci mancati di Ama, dal 2017 al 2019.

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