Solo la prontezza di riflessi ha permesso a un carabiniere di schivare i colpi d'arma da fuoco di un 65enne romano che aveva annunciato il suicidio. Tutto è accaduto nella serata di sabato quando l'autore del folle gesto, un tecnico delle ferrovie ancora in attività, ha deciso di recarsi in una zona boschiva della località Pratoni del Vivaro (nella zona più alta dei Castelli Romani, ai confini comunali tra Rocca di Papa e Rocca Priora) per farla finita. Con sé ha portato una doppietta calibro 12 e poi ha deciso di chiamare il 112 annunciando la sua volontà, ma senza spiegarne i motivi.
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«Aiutatemi, mi sto per suicidare»
A quel punto i carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Frascati e della stazione di Rocca Priora hanno immediatamente avviato le ricerche dell'uomo, non semplice da raggiungere in quell'area ricca di vegetazione. Una volta rintracciato, i militari ne hanno subito cercato di capire lo stato d'animo e ben presto hanno compreso che si trattasse di un uomo profondamente agitato e poco lucido. Inoltre hanno subito notato che imbracciava quella pericolosa doppietta calibro 12 e così hanno deciso di premunirsi prima di intervenire, indossando i giubbotti antiproiettile e utilizzando tutte le accortezze del caso. «State lontani da me o vi ammazzo», avrebbe urlato l'uomo che è sembrato da subito poco incline al dialogo. I militari durante la conversazione hanno comunque provato ad avvicinarsi per cercare di bloccarlo. Difficilmente si sarebbero aspettati che l'uomo, all'improvviso, decidesse di mirare e aprire il fuoco contro uno dei carabinieri che si era avvicinato, ma per fortuna il militare si è repentinamente nascosto dietro un albero e ha così evitato il peggio.
L'INTERVENTO
Nel momento di grande concitazione, un altro carabiniere si è mosso alle spalle del 65enne e con coraggio e fermezza lo ha bloccato e disarmato prima che potesse sparare ancora: nella seconda canna, infatti, era pronta un'altra cartuccia inesplosa a testimonianza della pericolosità del soggetto in questione.