I Re Magi sono arrivati in orario anche a Subiaco, ma non hanno trovato il bambino Gesù. La statuina a grandezza naturale è stata rubata dal Presepe allestito al rione Arco. Un furto sacrilego avvenuto, a quel che risulta, non in piena notte a strade deserte ma quando la zona del Portale dedicato a Papa Pio VI era ancora assai trafficata. La Natività, di nuovo ricreata da un gruppo di signore, si trova proprio all’ingresso della città in uno spazio di verde pubblico, di fronte al grande portale in pietra, eretto nel 1787, in onore di Papa Pio VI. E’ in una zona centralissima, ampiamente illuminata e lungo la traversa interna, in via Cadorna. Ma tutto questo non ha fermato i malfattori che hanno rubato il piccolo Gesù e lasciato nello sconforto fedeli e organizzatori.
Nel comitato del rione sublacense ma anche tra i fedeli c’è rabbia e sconcerto, non tanto per il valore della statuina, quanto per il simbolo religioso e spirituale che rappresenta, in un particolare momento, dominato dalla paura per la pandemia del Covid 19. Il furto sacrilego arriva dopo lo sfregio alla chiesa della Madonna delle Grazie a Camerata Vecchia, vicino Subiaco, dove è stata rubata una campana del 1600 del peso di circa 100 chilogrammi che era posta sul tetto del luogo di culto.
Ma non è il primo bambinello ad essere trafugato, qualche anno fa,la notte del 24 dicembre, ne fu rubato un altro, quella volta i ladri penetrarono nella sacrestia della chiesa di San Pietro in pieno centro storico di Subiaco.
Dispiaciuto anche il parroco che aveva benedetto il presepe prima di Natale: “Non ci sono parole – dice Don Mariano – possiamo avanzare qualsiasi ipotesi, purtroppo, è un brutto momento, spero che dietro non ci sia un motivo religioso e sia solo una stupida bravata”.
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