A Subiaco la paura del contagio fa slittare la secolare festa di San Benedetto

A Subiaco la paura del contagio fa slittare la secolare festa di San Benedetto
di di Antonio Scattoni
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Venerdì 6 Marzo 2020, 13:38
Il Coronavirus ferma la secolare festa del patrono di Subiaco. Annullati tutti gli eventi in programma per il marzo benedettino, in onore di San Benedetto, patrono della città e d’Europa. Lo stop arriva dopo il decreto del governo che ha varato le misure per contenere l’espansione del nuovo virus. Ad annunciare il rinvio delle manifestazioni è un comunicato del Comune di Subiaco apparso sul sito istituzionale e sulla pagina social di Facebook: «Nel rispetto del nuovo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 4 marzo 2020 - fa sapere l’amministrazione comunale sublacense - i Comuni di Subiaco, Norcia e Cassino hanno annullato gli eventi in programma per le Celebrazioni Benedettine 2020.
Le amministrazioni comunali e gli organizzatori si riservano di individuare nuove date in cui riproporre adeguati festeggiamenti in onore del Santo Patrono». Una festa, quella di San Benedetto, che si svolge a marzo con epilogo il 21, ma che ha già avuto un suo prologo a febbraio e la prima domenica di questo mese. Il 19 febbraio c’è stata infatti la benedizione della fiaccola benedettina da Papa Francesco in Vaticano. Poi, l’accensione a Norcia, e dopo il viaggio fino a Budapest, l’arrivo delle delegazioni di Cassino, Norcia e Subiaco.
Questo stop arriva proprio alla vigilia dell’accensione della fiaccola al Sacro Speco sublacense, dove il Santo di Norcia si ritirò in preghiera e dettò ai suoi discepoli la regola benedettina, “Ora et Labora”. Rinviata a data da destinarsi anche la sfilata dei cortei storici dei tre Comuni che era in programma per domenica. Stessa sorte per la secolare fiera delle merci che si doveva tenere il 21 marzo, e per tutte la manifestazioni in calendario con relativa processione. Al Sacro Speco non ricordano un evento del genere: «Sono qui dagli anni cinquanta – dice Dom Beda - e la festa si è sempre svolta». I monaci comunque ricorderanno il loro Santo. «La messa il giorno della vigilia - dice Dom Maurizio- ci sarà sicuramente, è ancora da decidere se la statua di San Benedetto nella grotta verrà incoronata, lo decideremo più avanti».
La paura del virus ha decimato, però, le visite programmate ai monasteri benedettini: «Hanno disdetto – dice sempre Dom Maurizio, che è anche responsabile dell’accoglienza - gruppi di visitatori da tutto il mondo, che sono venuti a sapere quello che succede in Italia dai media». Dispiaciuti anche i membri dell’associazione del Patrocinio di San Benedetto, nata nel 1883: «La tradizione – dice Benedetto Cignitti – qualche volta è stata spostata solo perché coincideva con la settimana Santa, ma rispettiamo le decisioni prese».
 
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