Stupro al Factory, al setaccio nuove immagini e le liste dei pr

Stupro al Factory, al setaccio nuove immagini e le liste dei pr
di Michela Allegri e Camilla Mozzetti
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Sabato 25 Maggio 2019, 11:51 - Ultimo aggiornamento: 11:53

Non solo le circa 900 immagini sequestrate dagli agenti di polizia della Squadra Mobile al fotografo che, una settimana, fa ha immortalato attimi e volti di quel sabato maledetto al Factory Club. Nuovi frame vanno a comporre il puzzle delle indagini. Agli atti dell'inchiesta sono finiti i fotogrammi dei circuiti di videosorveglianza in prossimità dello Stadio Olimpico e che ricadono anche dentro la struttura. L'obiettivo degli inquirenti è quello di allargare ancora di più il raggio d'indagine e, soprattutto, permettere ad Angela (il nome è di fantasia), di riconoscere in volto i tre uomini che hanno abusato di lei. La ventunenne etiope, già sentita dagli investigatori, verrà convocata di nuovo in Questura per scandagliare insieme alla polizia giudiziaria tutto il materiale possibile. Dovrà cercare tra i 900 scatti della serata le facce dei suoi aggressori che, a turno, l'hanno violentata nel magazzino esterno della discoteca. Una volta identificati, i tre verranno accusati di violenza sessuale di gruppo.



Sui tavoli degli investigatori della IV sezione della Mobile, coordinati dal procuratore aggiunto Maria Monteleone e dalla pm Francesca Passaniti, sono arrivate anche tutte le liste dei frequentatori del locale. Ci sono i nomi dei ragazzi che sabato sera, ma anche nei giorni precedenti, hanno prenotato un tavolo vip o un ingresso nella discoteca di Roma nord, tramite i promoter del locale, che lavorano quasi tutti per società di comunicazione esterne al Factory Club e traggono un profitto in base agli ingressi bloccati o venduti.


Secondo gli investigatori, il luogo in cui si è consumato lo stupro, ovvero il magazzino appartato, poco visibile soprattutto di notte, doveva essere conosciuto da chi ha aggredito Angela. Per questo motivo l'idea è che i membri del branco fossero degli habitué del locale, in voga tra i giovanissimi di Roma Nord ma anche di molti altri quartieri lontani, come l'Eur. Chi indaga pensa che gli aggressori abbiano frequentato il locale così frequentemente da conoscerne ogni angolo. Compreso il magazzino dell'orrore. Sulle liste degli ingressi acquisite dalla Procura si stanno cercando i cosiddetti doppioni, i nomi e i numeri di telefono lasciati ai promoter per prenotare un tavolo che si ripetono almeno due volte. Oltre alle liste, gli inquirenti stanno passando al setaccio anche le prenotazioni arrivate sabato e nelle settimane precedenti sulla pagina Facebook legata al locale per compiere lo stesso confronto: cercare i profili che si ripetono più di una volta per bloccare un tavolo o un ingresso.
 

 


I RICONOSCIMENTI
Intanto in Questura gli agenti stanno continuando a sentire gli amici di Angela, i proprietari del locale e i dipendenti, compresi i buttafuori.
In queste ore per le stanze di via di San Vitale sono transitate più di 50 persone, mentre la ragazza, sentita già due volte dopo la deposizione resa ai poliziotti all'ospedale San Pietro domenica mattina, verrà riconvocata di nuovo, per cercare di riconoscere il volto del primo uomo: quello che, dopo aver ballato con lei nel locale, l'ha convinta ad uscire. In corso, in queste ore, anche gli esami sulle tracce biologiche prelevate alla ventunenne che verranno analizzate alla ricerca dei Dna dei tre aggressori.

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