LA QUESTURA
Quel che è certo, è che la polizia amministrativa non si accontenterà di questa decisione e andrà avanti nel mettere in fila tutti i dati riguardanti quel luogo. L'attenzione del questore, Carmine Esposito, nei confronti degli eccessi della movida, è massima. Dal momento del suo insediamento, l'inquilino di via San Vitale ha posto, tra le sue priorità, quella del rispetto delle leggi da parte dei gestori delle discoteche. L'obiettivo è duplice: da una parte tutelare il pubblico, spesso formato da ragazzi e ragazze, e dall'altra evitare che i rumori molesti possano trasformare in un inferno le notti dei residenti delle zone dove la movida è particolarmente molesta.
E in quest'ottica, si è inserito il provvedimento che, lo scorso mese di aprile, aveva già coinvolto il Factory: tre giorni di chiusura, per motivi di ordine pubblico, secondo l'articolo 100 del Tulps (ovvero del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza). In quell'occasione, la polizia mise in fila una serie di episodi: una lite, avvenuta fuori dalla discoteca; un avventore schiaffeggiato da un buttafuori e il mancato rispetto degli orari di chiusura. Stavolta, ovviamente, l'amministrativa, diretta da Angela Cannavale, si trova di fronte ad un caso di stupro di gruppo e, chiaramente, il provvedimento adottato sarà più severo. Non è neanche escluso, che si possa arrivare ad una decisione assai più drastica: «Qualora si ripetano i fatti che hanno determinato la sospensione recita, infatti, l'articolo 100 in questione - la licenza può essere revocata».
In ogni caso, l'attività del Factory non cessa del tutto: già dal 1° giugno, infatti, riaprirà l'Eden sempre a piazzale dello Stadio Olimpico - riconducibile agli stessi titolari del locale chiuso. Ma anche in questo caso, la polizia amministrativa farà di tutto per evitare che si possano ripetere nuovi fatti di cronaca nera: anche per la stagione estiva, la parola d'ordine della Questura sarà prevenzione.
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