Da una sigaretta fumata insieme sotto casa a un approccio sempre più insistente, violento, una vera e propria aggressione sessuale. Avvenne a settembre nei pressi di piazza Cola di Rienzo. La giovane studentessa americana venne inseguita, braccata, palpeggiata e abusata volgarmente nell’androne e in ascensore nell’abitazione di via Tacito. Arrivò anche al quarto piano insieme a lei, ma alla fine la povera ragazza riuscì a infilarsi dentro casa grazie all’aiuto delle coinquiline.
Ora l’uomo, un 42enne macedone, incensurato, domiciliato in centro, ex cameriere, è stato arrestato, i carabinieri della compagnia San Pietro, su delega della Procura di Roma, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico nei suoi confronti: è accusato di violenza sessuale aggravata.
I FATTI
Torniamo a una calda notte del settembre scorso.
La giovane 23enne nonostante l’uomo fosse molto più robusto di lei è riuscita come ha potuto a divincolarsi riuscendo a raggiungere il pianerottolo sempre inseguita dall’aggressore. Qui con l’aiuto delle amiche che l’hanno sentita gridare è riuscita a chiudere finalmente la porta di casa contro il suo carnefice.
Un incubo che la studentessa americana a Roma per qualche mese (frequenta una università Usa) ha ricostruito nei particolari. Fondamentali le immagini acquisite dai sistemi di videosorveglianza dell’area e del condominio dove alloggiava la giovane, che hanno permesso di identificare l’aggressore poi riconosciuto dalla vittima e dalle sue amiche. «Ricordo che vennero i carabinieri ma non so nulla di quanto accaduto», dice il portiere dell’elegante condominio dove c’è un viavai continuo di giovani e professionisti.
I PRECEDENTI
Non è la prima volta che nelle residenziali vie di Prati avvengono violenze nei confronti di giovani donne. L’ultima pochi giorni fa, domenica 7 novembre, quando una giovane donna di 30 anni è stata salvata da un inquilino, un ex pugile che è sceso nell’androne del palazzo dove era in atto la violenza. Anche lui ha sentito gridare aiuto ed è corso a vedere cosa stava succedendo. Un uomo stava abusando della donna in una palazzina a pochi passi da piazzale Clodio, intorno alle 23.
L’ex pugile, Andrea Marcelli, che abita al primo piano è sceso di corsa nell’androne del palazzo dove si stava consumando la violenza dopo aver sentito le grida di aiuto della vittima. C’era quell’energumeno che tentava di trascinare la donna e intanto la spogliava, lei cercava di gridare. Assieme ad altri vicini, l’ex boxeur, ora insegnante di pugilato, è poi anche riuscito a bloccare lo stupratore, un 35enne ucraino, che è stato poi ammanettato dagli agenti delle volanti del commissariato Prati con l’accusa di violenza sessuale.