Roma, strisce blu, stop agli aumenti: «Provvedimento impopolare»

Roma, strisce blu, stop agli aumenti: «Provvedimento impopolare»
di Fabio Rossi
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Sabato 1 Febbraio 2020, 09:55 - Ultimo aggiornamento: 17:00

Ufficialmente il provvedimento è stato rinviato di qualche mese, da inserire nel nuovo piano generale della sosta nella Capitale. Tra caos trasposti nel centro storico, spaccature nella maggioranza M5S e proteste dei commercianti, però, la riforma delle strisce blu è stata indirizzata verso un binario morto. In Campidoglio ci sono molti dubbi sull'opportunità di mettere in campo una riorganizzazione che - pur se considerata utile per ridurre il traffico privato (e l'inquinamento) nelle aree centrali e semicentrali di Roma - rischia di essere particolarmente impopolare e, quindi, difficile da mettere in campo a un anno dalle prossime elezioni amministrative per Palazzo Senatorio. «È l'unica strada per combattere il traffico», aveva spiegato Enrico Stefàno, presidente della commissione capitolina trasporti e principale promotore della riforma. Ma il fuoco di fila contro le nuove norme sta avendo la meglio, grazie anche ai gravi problemi del trasporto pubblico - dalle stazioni della metropolitana chiuse ai bus a singhiozzo - che danno man forte a chi sostiene l'impossibilità di disincentivare ulteriormente la mobilità privata, in assenza di valide alternative.

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LE ZONE
I rincari delle tariffe, nella riforma immaginata dal Campidoglio, sarebbero previsti in particolare nella zona a traffico limitato del centro storico, con la sosta di 60 minuti destinata ad aumentare di quasi due euro, passando da 1,20 euro l'ora a 2 euro l'ora per i primi 120 minuti e arrivando poi a 3 euro per ogni ora aggiuntiva. Nel resto del centro da via Ludovisi a via Veneto la tariffa dovrebbe invece aumentare di 50 centesimi rispetto a quella corrente. Lo stesso meccanismo dovrebbe essere esteso a tutte le strade che compongono la Ztl Vam 1, cioè quelle dei quartieri inseriti nell'anello ferroviario: da Testaccio al Trieste-Salario. Nelle intenzioni del Campidoglio ci sarebbero anche delle riduzioni, man mano però che si va verso la periferia. Nelle zone 3,4,5 e 6 che corrispondono all'area sud-est della Capitale (Tor Bella Monaca, Tiburtino, Garbatella) e alle estremità dell'XI e XV Municipio fino a Ostia la tariffa dovrebbe passare da un euro a 50 centesimi l'ora. Ma tutto ciò, a questo punto, rischia seriamente di saltare.

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GLI STALLI BIANCHI
Va verso lo stop anche il piano di riduzione dei posti gratuiti - le strisce bianche - nei quartieri a sosta tariffata. L'idea era di cancellare 12.726 stalli gratuiti dei 16.816 totali (ovvero il 75,6 per cento). La misura riguarderebbe soprattutto il quartiere Trieste, con 1.988 stalli bianchi destinati a diventare a pagamento, a cui segue il Nomentano (1.799), il quartiere Della Vittoria con 1.493 stalli gratis da rimuovere e, infine, Prati (1.052). Risparmiati dalla modifica invece i quartieri di Trionfale, Trastevere, Testaccio e Flaminio.

I RESIDENTI
Così come non avrà seguito, almeno per ora, la sperimentazione natalizia in viale Libia e viale Eritrea - quando la sosta a pagamento era stata estesa anche ai residenti del quartiere Trieste, tra le proteste di questi ultimi - e che avrebbe dovuto essere successivamente estesa anche ad altre strade commerciali come via Cola di Rienzo, via Appia Nuova e piazza Vittorio. A meno di colpi di scena, se ne riparlerà nella prossima consiliatura capitolina.

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