Ugo Angeloni, nuovo comandante dei Vigili: «Stretta sui divieti Covid, saldi sorvegliati speciali»

Ugo Angeloni, nuovo comandante dei Vigili: «Stretta sui divieti Covid, saldi sorvegliati speciali»
di Lorenzo De Cicco
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Sabato 2 Gennaio 2021, 10:36

Pronti via: Ugo Angeloni, classe 64, dirigente della Questura, nominato comandante della Polizia locale di Roma l'ultimo giorno del 2020, ha passato la prima notte al timone dei vigili in strada, con le pattuglie, a fare la spola dal Centro al Tuscolano. «Voglio stare in mezzo ai miei uomini; anche se sono entrato in carica da 24 ore, sento già lo spirito di squadra», risponde mentre attraversa via del Tritone, sempre affiancato da un drappello di pizzardoni.
Comandante, per i vigili in passato il capodanno è stato sempre un appuntamento, come dire, un po' spinoso.

Quest'anno com'è andata?
«Bene direi. E mi sembra che i romani in via generale abbiano rispettato le regole. Qualche eccezione c'è stata, certo, ma si tratta di episodi».


C'è chi continua ad aggirare i divieti, però. Per esempio con le feste. Come interverrete da qui alla Befana, con la Capitale di nuovo in zona rossa?
«Come abbiamo fatto finora: se ci vengono segnalati illeciti, interverremo nelle feste, ma non ci saranno blitz a caso nelle abitazioni private, non è consentito. Vale anche per le scuole: se i presidi ci chiameranno per gli assembramenti, andremo sul posto, come a settembre. Ci atterremo alla strategia del Comitato per la sicurezza, sui divieti Covid la vigilanza è e sarà massima».


Il 12 partono i saldi, il Centro sarà sorvegliato speciale come durante lo shopping prenatalizio?
«Il modulo operativo, per esempio sulle chiusure delle strade, lo definirà il prefetto, ma di certo i controlli ci saranno, bisogna evitare la ressa».


Una fetta non marginale dei vigili passa il turno in ufficio. Anche la sindaca ha scritto più volte ai comandanti per chiedere più agenti in strada.
«Proseguiremo su quel percorso, vedremo dove è possibile riorganizzare i servizi, renderli più efficienti.

La nostra bussola devono essere le esigenze dei cittadini, dei tanti angoli della città, zona per zona».


Riecco il vigile di quartiere?
«Si, il progetto è quello, ora vedremo in quali forme».


E i vecchi gabbiotti, montati nel 2004 e quasi subito abbandonati, saranno ripopolati?
«Sarà sfruttato ogni strumento utile per rafforzare i presìdi».


Si è parlato del possibile obbligo di vaccino Covid per i dipendenti pubblici. Lo ritiene un dovere per i vigili?
«Rispondo da cittadino: il vaccino è un presidio sanitario fondamentale. Ma da comandante non ho competenze sul tema».


Lei arriva dalla Polizia. In passato i comandanti esterni non hanno avuto vita facile. C'è chi ha minacciato uno sciopero delle multe. Teme boicottaggi?
«Finora ho visto la massima collaborazione, ho trovato uno staff preparato. Quindi no, nessun timore».
 

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