Ad agosto scatterà la fase 2 della campagna vaccinale. E se il 15 agosto il Lazio spera di aver raggiunto l'immunità di gregge - con il 70 per cento della popolazione immunizzata - una settimana prima, l'8 agosto, la Regione ha disposto le prime chiusure dei grandi centri vaccinali, che andranno avanti a settembre con gli ultimi richiami con AstraZeneca. Si sta valutando di tenere aperte, in estate, le strutture nei pressi delle località di villeggiatura. Le somministrazioni - anche in vista della terza dose in autunno - continueranno negli studi medici dei medici di base, dai pediatri di libera scelta, nelle farmacie, nelle case salute delle Asl per non parlare delle aziende, che già dall'inizio di questo mese hanno aperto degli spazi appositi per iniettare il farmaco ai propri dipendenti. Ieri l'assessore alla Sanità, Alessio D'Amato, ha spiegato: «Entro l'8 agosto raggiunta la prima fase immunizzazione di massa e inizia la chiusura degli hub. Sarà mantenuta in piedi la rete vaccinale dei medici di medicina generale, dei pediatri e delle farmacie».
Roma, boom di stranieri positivi: le Asl a caccia di varianti
Tracciamento
Ma prima di agosto c'è un altro pezzo della campagna al quale l'assessore regionale tiene molto: andare a vaccinare quelle categorie e in quei luoghi dove il livello di immunizzazione è ancora basso: comunità di immigrati, centri e strutture religiose, ma anche strutture occupate. Le Asl, infatti, hanno disposto un piano per andare a scovare quei soggetti non ancora vaccinati, con l'aiuto delle Uscar e delle squadre di sanitari dei loro ambulatori.
L'allarme è scattato quando i Sisp delle Asl romane si sono accorti che - mentre crollavano i numeri dei contagi un po' in tutto il territorio - la curva registrava un andamento diverso tra gli stranieri.
Il monitoraggio della Regione si concentrerà soprattutto su ambienti spesso border-line. «Penso - aggiunge Di Rosa - alle comunità stranieri più numerose, ma anche quelle religiose dove sono ospitati anziani e minori, così come i palazzi occupati. In questi luoghi andremo prima a spiegare la necessità di proteggerci, poi manderemo i medici delle Uscar o le nostre squadre di sanitari per fare le somministrazioni». Compresi gli anziani, si parla di circa 100mila persone, mentre le prime iniezioni sono previste entro un paio di settimane. Ieri code in alcuni hub (via Tupini e Fiumicino) per la pioggia. Oggi, dal portale SaluteLazio.it, partono le prenotazioni per le vaccinazioni nella fascia d'età 29-25 (nati 1992-1996) e, soprattutto, in quella 12-16 per il primo junior open day previsto nel weekend in 43 hub della Regione. Qui, a somministrare il farmaco, anche i pediatri, che dal 15 faranno le iniezioni nei loro studi. Dubbi dal Cts sull'uso di AZ per i diciottenni. La Regione va avanti. «Applicheremo le decisioni delle autorità regolatorie. Ma comunque si fa un'anamnesi», nota l'assessore. L'ultimo bollettino Covid parla di 179 nuovi positivi (+40), dei quali 89 a Roma 7 decessi (+1), mentre calano ricoveri e terapie intensive. «Sono numeri da zona bianca», segnala D'Amato.