Le stelle cadenti di San Lorenzo all’osservatorio astronomico di Cervara di Roma, vicino Subiaco, a nord est di Roma, in pieno Parco Regionale dei Monti Simbruini.
Sarà possibile ammirarle il 12 agosto lontano da qualsiasi inquinamento luminoso, in alta montagna, quella molto cara a Papa Wojtyla. Meglio conosciute come le lacrime di San Lorenzo,oppure in gergo tecnico le “Perseide”, raggiungeranno il massimo della visibilità la notte del 12 agosto. E per quel giorno è prevista un’intera giornata dedicata a questo fenomeno, in collaborazione con il Parco dei Monti Simbruini. Un appuntamento gratuito che inizierà alle 11 della mattina per terminare dopo la mezzanotte.
L’osservatorio Claudio Del Sole si trova in località Prataglia nel territorio di Cervara di Roma, in montagna, in località Prataglia, a oltre mille metri di altitudine, a due passi dall’area faunistica del cervo gestita dal Parco dei Monti Simbruini. Non è nemmeno distante dal luogo dove Papa Wojtyla si ritirava in preghiera in gran segreto per le sue letture e in meditazione con lunghe passeggiate.
Oggi quello spazio di località Prataglia è occupato da una statua del Papa polacco, in pietra di travertino e realizzata dallo scultore Oliviero Rainaldi, lo stesso che ha modellato quella della stazione Termini a Roma. A spiegare il perché di queste scie luminose di San Lorenzo e come mai la notte del 12 agosto è la più propizia per vederle lo spiega il segretario dell’associazione Astris che gestisce l’osservatorio comunale.
“In questi giorni l’orbita della Terra raggiunge il punto di massima vicinanza con le scia dei frammenti lasciati dalla cometa Swift-Tuttle- dice Emanuele Sillato dell’Astris - il 12 agosto, polveri e frammenti di materiale lasciati lungo l’orbita da questa cometa saranno talmente vicini alla Terra da precipitare all’interno dell’atmosfera terrestre catturati dalla forza di gravità del nostro pianeta.
Intanto il caratteristico borgo montano di Cervara di Roma ha avviato i lavori di sistemazione della strada forestale che dalla stazione turistica di Campaegli porta a Monte Livata: “Riguarderà i due km del nostro territorio con manto stabilizzato e regimentazione delle acque piovane - dice il sindaco Adriano Alivernini – l’inverno sarà così possibile tenerla pulita da neve e ghiaccio. Per gli altri 4 km nel territorio di Subiaco dovrà provvedere il Comune sublacense, noi sistemeremo, però, i punti peggiori di quel tratto”.