Uno spettacolo indecoroso, che si ripete ogni giorno davanti agli occhi attoniti dei cittadini e delle migliaia di turisti che transitano a Termini. «È inaccettabile che la stazione principale della capitale sia in queste condizioni», commentava ieri incredula una coppia di turisti francesi. Il problema è che anche volendo il nucleo Pics decoro urbano della polizia locale non può intervenire. Da due mesi ormai il nucleo di vigili che si occupa della bonifica di baraccopoli e accampamenti abusivi è praticamente fermo perché l’Ama non gli mette più a disposizione i furgoncini Cr, i cosiddetti “squaletti”, necessari per portare via i materiali. Questo come gli altri servizi per il decoro della città, si è sostanzialmente bloccato in seguito alla decisione del dipartimento capitolino Ambiente di non rimborsare più all’Ama le fatture relative a questa tipologia di servizi richiesti dalle varie strutture del Comune.
Il risultato è che a Roma questo tipo di insediamenti si stanno moltiplicando. Basta pensare a quanto sta accadendo alla stazione ferroviaria Balduina della linea Fl3. Da circa 2 mesi un gruppo di 8 rom si è accampato davanti alle uscite di sicurezza che danno sul sottopasso ciclopedonale: valigie, materassi, sacchi di plastica pieni di vestiti stipati tra l’anta del cancello aperta e il muro mentre tutto intorno sono disposti oggetti di uso quotidiano come ciabatte, bottiglie, utensili, un fornelletto da campo.
Da tempo chi frequenta la stazione e la pista ciclabile, che nel pomeriggio è meta di genitori con bambini chiede che l’area sia ripulita. «È indecente che la città debba essere ridotta così – dice Anna Brunetti, una mamma scesa a far giocare la figlia di 9 anni – E non è solo una questione di pulizia, ma anche di sicurezza».
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