Expo Roma, Gualtieri: «Centrale energetica green a Tor Vergata»

Ieri si sono tenuti sei tavoli tematici in altrettante location della città per rappresentare il senso e le aspettative del territorio alla candidatura

Da sinistra, Roberto Gualteri, Benedetto Della Vedova e Lorenzo Tagliavanti
di Francesco Pacifico
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Giovedì 21 Luglio 2022, 17:07 - Ultimo aggiornamento: 17:44

Una centrale energetica, interamente green, al centro della futura Expocity a Tor Vergata. Completare la Vela di Calatrava entro il 2025, anche perché nel 2030 ospiterà uno dei principali padiglioni. Un corridoio per la mobilità alternativa per congiungere i Fori alla stessa Tor Vergata. O, come dice Roberto Gualtieri «per unire il vecchio Foro e al nuovo foro dell'area espositiva». 

È blindato il piano per la candidatura romana per ospitare l'Esposizione universale del 2030, ma agli Stati Generali di Expo il sindaco di Roma ha voluto dare i primi particolari sulla piattaforma che sarà presentata il 7 settembre al Bie, il il Bureau des Expositions, l'organismo che sovrintende alla manifestazione.

Stati generali in tono di minore perché oggi ad aprirli doveva esserci il premier Mario Draghi, dimissionario dopo la convulsa crisi di governo di questo giorno. 

Gualtieri però ha voluto smentire le voci che vedono nell'abbandono di un presidente del Consiglio tanto autorevole a livello internazionale un indebolimento per la candidatura della Capitale. «Draghi - ha spiegato il sindaco - ha fatto un lavoro straordinario. Si è dimesso al Quirinale ed è evidente che non possiamo non tenerne conto. Questo Paese comunque sa essere unito nelle cose fondamentali. Expo non è oggetto di contesa politica. Le forze del Paese ci sono e ci saranno. L'Italia dietro Expo c'è e ci sarà unita, forte e compatta». 

Gli ha fatto eco il sottosegretario Benedetto della Vedova, sottosegretario agli Esteri: «L'Italia continuerà a sostenere la candidatura di Roma per Expo 2030. Il Governo resta in carica per gli affari correnti e faremo rientrare Expo tra gli affari correnti e c'è l'impegno del Governo Draghi, della struttura degli Esteri». 

 

Tornando agli Stati generali, ieri si sono tenuti sei tavoli tematici in altrettante location della città per rappresentare il senso e le aspettative del territorio alla candidatura di Expo 2030. A quello politico Gualtieri ha spiegato: «Il volto di Roma per il Giubileo e l'Expo sarà quello di di una città completamente trasformata. E sarà una città che non solo potrà completare il lavoro di un grande rilancio del trasporto pubblico e sul ciclo dei rifiuti: avremo realizzato il nostro piano per la cura del ferro, avremo tranvie, metropolitane di superficie e il termovalorizzatore. E sarà rifatto il 90 per cento delle strade». 

Sul futuro sito di Tor Vergata fa trapelare: «Quasi tutti i padiglioni saranno recuperati. Oggi, poi, con il demanio abbiamo avviato un piano di adattamento delle Vele di Calatrava a un nuovo contesto, lo faremo già per il Giubileo 2025 e termineremo per Expo Roma 2030». 

In ottica green aggiunge: «Costruiremo una grande centrale green che alimenterà Expo Roma 2030 e che rimarrà anche dopo l'esposizione. Realizzeremo una grande comunità energetica. Sarà un Expo della sostenibilità». E sempre su questo fronte nascerà poi «un grande corridoio di mobilita' verde che unirà il vecchio Foro e al nuovo foro dell'area espositiva. Un grande cammino verde che attraverserà i Fori, l'Appia antica, gli acquedotti fino all'area Expo, per una esposizione che non avrà in quell'area solo la sua vetrina, ma la possibilita' di riqualificare un intero quadrante».

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