«Mi perseguita e ha una pistola in casa, non ce la faccio più, ho paura». Oltre un anno di offese, pedinamenti, telefonate, appostamenti e minacce. Così rendeva la vita impossibile alla sua ex compagna, perseguitandola anche sui social, costringendola a una esistenza da incubo. Cambiare abitudini, guardarsi sempre alle spalle, vivere nel terrore di nuove sorprese, anche perché nonostante i mesi passassero l'uomo non dava l'impressione di demordere nell'intento ossessivo di impedire alla donna di essere libera.
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Alla fine esasperata la donna che vive in zona Prima Porta non ce l'ha fatta più e ha chiesto aiuto alle forze dell'ordine.
LO SFOGO
Le attività dei Carabinieri sono scattate dopo la denuncia presentata dalla ex compagna dell'indagato che ha raccontato le tante e ripetute violenze subite - atteggiamenti rancorosi, ossessivi, morbosa gelosia, assidui contatti telefonici, minacce e vessazioni anche tramite social network - che le hanno provocato un costante stato di ansia e di paura, al punto da costringerla a cambiare le proprie abitudini di vita, tra il luglio 2021 e il giugno 2022.
La donna preoccupata ha anche fatto riferimento al fatto che l'uomo era in possesso di un'arma da fuoco. Per questo i carabinieri hanno richiesto e ottenuto dalla Procura della Repubblica di Roma un decreto di perquisizione locale e personale a carico dell'indagato e la stessa Procura ha richiesto e ottenuto per l'uomo un'ordinanza di misura cautelare del divieto di avvicinamento alla vittima ed ai luoghi frequentati dalla stessa.
Lo scorso 18 luglio i carabinieri della Stazione Roma Prima Porta sono andati a casa dell'uomo a Monteverde dove, dopo la notifica degli atti e la conseguente perquisizione, hanno trovato e sequestrato oltre a 2,5 grammi di marijuana anche un revolver marca Smith & Wesson, calibro 357 magnum con 6 cartucce, risultati oggetto di un furto denunciato nel 1996.
LE MANETTE
Per l'uomo sono scattate subito le manette e davanti al Tribunale collegiale, è stato convalidato l'arresto ed è stata disposta per lui la misura degli arresti domiciliari ancor più che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari. Ma è l'ennesimo episodio che vede protagonista una donna vittima di stalkeraggio da parte dell'ex, per fortuna senza esiti peggiori come le violenze fisiche subite dopo centinaia di telefonate e minacce da molte donne. Questa volta la vittima spaventata ha chiesto aiuto in tempo. Oltre a rivolgersi subito alle forze dell'ordine, va ricordato che è attivo il numero 1522, un servizio pubblico promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le Pari Opportunità. Il numero, gratuito è attivo 24 h su 24, accoglie con operatrici specializzate le richieste di aiuto e sostegno delle vittime di violenza e stalking.