Selva Candida, «All'Ama diamo 800 euro l'anno, ma passano una volta al mese»

Selva Candida, «All'Ama diamo 800 euro l'anno, ma passano una volta al mese»
di Lorenzo De Cicco
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Martedì 14 Maggio 2019, 11:16
Via di Selva Candida è un susseguirsi di sacchetti, tutti affastellati accanto ai bidoncini della raccolta differenziata, sistemati, casa per casa, 4 anni fa, quando sono spariti i cassonetti tradizionali dell'immondizia. I nuovi contenitori da condominio dovrebbero essere svuotati di frequente, per evitare che il pattume si ammucchi. E invece... «Qui da noi, all'altezza del civico 45, l'indifferenziata viene raccolta, se va bene, una volta al mese. È così da un anno», racconta Paolo Spongia, rassegnato, nonostante sia il titolare di una scuola di arti marziali, la Tora Kan Dojo. Ma almeno in questo caso, sullo spirito combattivo sembra avere prevalso l'amarezza.

Il conto delle bollette che invia l'Ama resta salato, nonostante i disservizi. «Paghiamo quasi 800 euro l'anno. Per avere questo bel servizio. Abbiamo logicamente segnalato la cosa. Tre giorni fa è passato un operatore col camion e non ha raccolto nulla». Laura Petrini Rossi, di euro, ne paga 1.200. Sempre per l'immondizia. Sempre per gli stessi disservizi. «Ho un centro di fisioterapia. Sono mesi che non passano a ritirare la carta. Mesi. Sono costretta a metterla in macchina e a portarla all'altro studio che ho, vicino a via Po.

L'Ama mi ha detto che è colpa di chi ha il servizio in subappalto, ma per noi cittadini cosa cambia?». Difficile darle torto. «A tanti, in questa zona, viene voglia di disdire il servizio - continua Laura - tanto è inutile, ma se poi viene la Finanza a fare un controllo, sono guai, perché come negozianti dobbiamo mostrare di avere tutti i bollettini in regola». L'ultima speranza, è che l'amministrazione si produca nel passo del gambero. Indietro tutta. Lo dicono in molti, a Selva Candida: «Aridatece i cassonetti».
 
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